Considerato il primo vero romanzo italiano, "I Promessi Sposi" può essere definito romanzo storico, perché appartenente al genere misto, di storia e d'invenzione. I modelli di Manzoni furono i contemporanei inglesi e francesi. Esistono tre diverse versioni: una prima rimasta manoscritta, una seconda del 1827 e un'ultima e definitiva uscita tra il 1840 e il 1842.
Esso si presenta come la riscrittura di un manoscritto settecentesco. L'epoca in cui è ambientato è il Seicento e il luogo il Ducato di Milano governato dagli spagnoli. La trama prevede che Renzo e Lucia, due giovani, si innamorino e decidano di sposarsi. La loro unione viene però ostacolata da Don Rodrigo, signorotto del luogo, il quale arriva a minacciare il curato che deve celebrare le nozze. Don Rodrigo infatti, per una scommessa con il cugino Attilio, si è deciso a conquistare la bella Lucia. Dopo molte peripezie alla fine i due giovani innamorati riescono a convolare a nozze.
Nella narrazione i due protagonisti compiono un vero e proprio percorso di formazione passando da semplici contadini a persone in grado di ragionare sulle esperienze vissute. Il narratore della storia è onnisciente e interviene spesso con giudizi, osservazioni e chiarimenti. Le tematiche principali presenti sono la storia (storia milanese del XVII secolo), la giustizia e la provvidenza. Attraverso questo romanzo, che si può definire educativo, Manzoni mescola l'utile al piacevole facendo emergere la propria visione cristiana della vita.