Così poi gli umanisti portarono alla luce i manoscritti di autori antichi dimenticati nel corso dei secoli, uno degli intellettuali di questo periodo, fu Poggio Bracciolini. Poi, sempre in questa stessa epoca, si diffuse notevolmente la conoscenza della lingua e della letteratura greca. Ciò perché numerosi intellettuali greci si trasferirono in Italia spinti dalla minaccia dei Turchi. Dunque gli Umanisti erano convinti di essere protagonisti di una Rinascita della civiltà dopo le tenebre del Medioevo, che era stato invece un periodo decadente. Molti studiosi hanno discusso sulla differenza tra Rinascimento e Umanesimo, ma oggi si ritiene che si tratti di un unico periodo, cioè il Rinascimento che comprende sia il Quattrocento che il Cinquecento con una semplice distinzione: nella prima fase detta "Umanesimo", si esaltava la concezione dell'Uomo e l'interesse per i classici, mentre nella seconda fase detta "Rinascimento", la cultura raggiunse il suo massimo splendore attraverso le opere letterarie e artistiche.