Quest'altro punto è dedicato alla spiegazione del triangolo ideale, il quale altro non è che il concetto inverso del triangolo degenere. Cominciamo la spiegazione prendendo sempre in considerazione un triangolo rettangolo, con le analoghe caratteristiche al quello del punto precedente (vertici alla base denominati rispettivamente A e C, vertice in alto denominato B, altezza denominata "h"). Ebbene, prendiamo sempre il vertice B, ma questa volta lo spostiamo verticalmente verso l'alto, lungo la retta perpendicolare al segmento di base AC e passante per quest'ultimo e il vertice B. Facendo ciò, man mano che il vertice B si allontana dal segmento di base AC, gli angoli alla base aumenteranno la loro ampiezza, tendendo verso l'ampiezza limite di 90 gradi; per lo stesso motivo, i due lati AB e CB tenderanno ad essere paralleli, senza mai esserlo effettivamente. In tale caso limite, in cui il vertice B è posto all'infinito, si parla di triangolo ideale.