Tale teorema dimostrava come la percezione della realtà possa influenzare realmente la realtà, rendendola più simile alla percezione di quanto lo fosse realmente.
È, secondo Thomas, l'intervento umano che altera la realtà.
Thomas riprende, anche se in maniera diversa e più attuale, temi già trattati in precedenza, in particolare sulla scia di Immanuel Kant, che aveva a suo tempo distinto tra noumeno e fenomeno, il primo come oggetto a sé, immune alla percezione, il secondo come oggetto percepito.
Esiste tuttavia una sostanziale differenza che riguarda però i campi di applicazioni dei due pensieri. Mentre Kant applicava tale differenza in ambito scientifico, Thomas applica il suo teorema in ambito sociale e, mentre per le scienze classiche tale distinzione è netta, in ambito sociale si fa fatica a percepirla.