Tedesco: il Präteritum
Introduzione
Il tedesco fa parte del ceppo delle lingue germaniche, insieme all'inglese e ai vari codici linguistici del Nord Europa. Si parla infatti di lingua indoeuropea dell'area occidentale. Esso si distingue per una particolare grammatica, ricca di regole e stranamente molto simile a quella latina per la presenza dei casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo), pur se non appartenente alla famiglia delle lingue neolatine. Attualmente quella tedesca è una delle lingue più parlate nel Continente europeo, difatti viene insegnata anche in Italia. Per ciò che concerne la grammatica, la parte più difficoltosa da imparare è sicuramente quella dei verbi. In italiano facciamo spesso fatica nel coniugare i tempi passati, come ad esempio il passato remoto. In tedesco si riscontrano più o meno le stesse difficoltà. Qui di seguito ci soffermeremo su una delle regole più insidiose della grammatica tedesca, ossia il Präteritum. Nel presente tutorial spiegheremo in che modo viene tradotto in italiano, come si forma e quali sono le desinenze impiegate nelle varie tipologie di verbo.
Occorrente
- Libro di grammatica tedesca
- Conoscenze di base di lingua tedesca
- Tabella dei verbi
- Buona memoria
Il Präteritum nei verbi deboli
Il Präteritum tedesco corrisponde a tre tempi in italiano. Viene infatti tradotto con il passato remoto, l'imperfetto o il passato prossimo, a seconda dei casi. Generalmente viene utilizzato per parlare di avvenimenti già accaduti. In letteratura poi lo troviamo spesso, poiché il Präteritum viene considerato più raffinato e dunque più adatto alla lingua scritta. Per la coniugazione del Präteritum, dobbiamo fare qualche distinzione tra i vari verbi. Innanzitutto esiste una differenza sostanziale tra quelli regolari e quelli irregolari. Per i primi si impiega generalmente la radice del verbo infinito, alla quale si aggiunge poi il il suffisso del Präteritum ?t?. Ad esempio, per il verbo machen, la radice è "mach". Aggiungendo il suffisso del Präteritum, otterremo la seguente coniugazione:
ich machte
du machtest
er/sie/es machte
wir machten
ihr machtet
sie/Sie machten.
Il Präteritum nei verbi forti
Per i verbi irregolari o forti, invece, la forma del Präteritum è un po' diversa. In questo caso è necessario aggiungere la desinenza tipica di ogni persona alla forma irregolare del verbo di base. Se ad esempio volessimo coniugare kommen, che è un verbo forte, otterremmo le seguenti forme:
ich kam
du kamst
er/sie/es kam
wir kamen
ihr kamt
sie/Sie kamen.
Come possiamo ben vedere da questo piccolo schema, il verbo subisce una prima variazione già alla radice. Da "komm" si passa a "kam" proprio per via dell'irregolarità che caratterizza questo verbo. Le desinenze che troviamo si riferiscono generalmente al tempo presente dei verbi regolari. La particolarità che notiamo qui, però, riguarda la prima e la terza persona singolare. Le forme verbali sono identiche in entrambi i casi, così come lo sono quelle della prima e terza persona plurali.
Il Präteritum nei verbi misti
Poco fa abbiamo fatto una distinzione tra verbi deboli e forti, ovvero regolari e irregolari. Esiste una terza categoria, quella dei verbi misti, che al Präteritum segue un mix di regole derivante da quelle sui verbi deboli e forti. Incontriamo dunque due diverse varianti al Präteritum nei verbi misti. La prima consiste nel formare questo tempo con il cambiamento vocalico della radice, unito all'aggiunta del suffisso "t" e delle desinenze dei verbi deboli. La seconda modalità, invece, comporta un cambiamento vocalico e uno consonantico alla radice del verbo. Si aggiungono poi il suffisso "t" e ancora le desinenze dei verbi deboli. Facciamo un esempio per ciascuna di queste varianti. Nel primo caso avremo un verbo come brennen, che al Präteritum si trasforma in brannte. Un esempio per la seconda variante potrebbe essere il verbo bringen, che al Präteritum diventa brachte.
Il Präteritum nei verbi modali
Per padroneggiare correttamente la lingua tedesca occorre memorizzare le forme del Präteritum, poiché queste si trovano in molti testi. Soprattutto se amiamo leggere libri in lingua originale, incontriamo spesso questo tempo verbale. Il più delle volte non lo riconosciamo, soprattutto quando troviamo verbi irregolari. Per quelli modali, invece, abbiamo meno difficoltà. Il Präteritum nei verbi modali segue una regola a parte. Se all'infinito il verbo presenta l'Umlaut, ovvero i due punti che sormontano le vocali, allora al Präteritum questo segno grafico scompare. Tanto per fare un esempio, il verbo mögen al Präteritum si trasforma in mochte, con una modifica anche per quanto riguarda la consonante della radice. Un verbo come können, invece, al Präteritum diventa konnte, con perdita dell'Umlaut e aggiunta del suffisso "t".
Il Präteritum nei verbi ausiliari
Il Präteritum nei verbi ausiliari porta ad un cambiamento radicale nel corso della coniugazione. Avremo pertanto una completa irregolarità nel verbo sein (essere), mentre il verbo haben (avere) modifica la consonante da "b" a "t" e mantiene le desinenze tipiche dei verbi deboli. Vediamo dunque come si coniugano entrambi questi verbi al Präteritum. Nel caso di sein avremo:
ich wardu warst
er/sie/es war
wir waren
ihr wart
sie/Sie waren.
Il verbo haben, invece, avrà la seguente coniugazione al Präteritum:
ich hatte
du hattest
er/sie/es hatte
wir hatten
ihr hattet
sie/Sie hatten.
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Consigli
- Studiare con attenzione il presente prima di iniziare gli esercizi con i tempi al passato per memorizzare le principali desinenze di verbi forti, deboli e misti.
- Preparare delle tabelle per imparare più velocemente le coniugazioni.