Come usare i verbi riflessivi in tedesco
Introduzione
La grammatica tedesca differisce da quella italiana per via delle sue diverse origini. Il ceppo linguistico germanico a cui appartiene il tedesco prevede una serie di regole che nella nostra lingua spesso non esistono o comunque risultano differenti. Prendiamo ad esempio i verbi, nello specifico quelli riflessivi. Sia in tedesco che in italiano questa tipologia di predicato indica un'azione o un sentimento, entrambi appartenenti al soggetto stesso. Il verbo riflessivo, in generale, comporta un'identificazione tra soggetto e oggetto. L'azione che il soggetto svolge riguarda se stesso, infatti influsice esclusivamente sulla sua persona. Il tutto può avvenire in qualunque momento, che sia al passato, al presente o al futuro. In tal senso, pertanto, non ci occorre fare particolari distinzioni in termini di tempi verbali. Dobbiamo soltanto ricordare che i verbi riflessivi seguono una costruzione sintattica ben precisa. La comprensione di questo specifico argomento grammaticale non è molto semplice, soprattutto se appartenente ad una lngua straniera abbastanza complessa e ostica per molti studenti. D'altro canto, possiamo sempre ricorrere ad una pratica guida per chiarire eventuali dubbi. Andiamo dunque ad analizzare in modo attento i verbi riflessivi in tedesco, facendo anche qualche esempio a livello contrastivo con la nostra lingua madre.
Occorrente
- Libro di grammatica tedesca
- Conoscenze base sui verbi tedeschi
Particella riflessiva "sich"
Nella lingua tedesca, a differenza di quella italiana, i verbi riflessivi presentano determinate caratteristiche. Innanzitutto essi si contraddistinguono per la presenza della particella riflessiva "sich" all'infinito. In italiano potremmo tradurla con "si". In tedesco il "sich" viene impiegato unicamente nel caso in cui il verbo riflessivo faccia riferimento ad una terza persona singolare o plurale. Facciamo un esempio per chiarire questa regola. Prendiamo come riferimento il verbo riflessivo tedesco "sich waschen". In italiano il suo corrispondente è "lavarsi". Oltre alla presenza delal particella riflessiva, questi verbi in tedesco sostengono sempre l'ausiliare "haben" nei tempi composti al passato. Nella nostra lingua, invece, ci serviamo dell'ausiliare "essere". Anche in questo caso facciamo un esempio. Per dire in tedesco "Io mi sono lavato", useremo la frase "Ich habe mich gewaschen".
Pronome riflessivo al dativo e accusativo
I verbi riflessivi in tedesco presentano altre peculiarità, come quella relativa al pronome riflessivo. Quest'ultimo può essere al caso dativo o all'accusativo. Se in una proposizione troviamo una specificazione dell'azione stessa, si ricorre al pronome al caso dativo. Di conseguenza il complemento oggetto si troverà in accusativo. Qualora non venisse specificato, il pronome si dovrà porre al caso accusativo. Vediamo un paio di esempi relativi a questi due aspetti. Per il caso dativo avremo frasi come "Ich wasche mir die Haare", in italiano "Io mi lavo i capelli". Per avere il caso accusativo, una frase adatta è "Ich wasche mich", in italiano "Io mi lavo". Un'ulteriore regola che dobbiamo tenere a mente è quella secondo cui il pronome riflessivo segue il verbo infinito.
Riflessivi puri e transitivi che divengono riflessivi
I verbi riflessivi si dividono in tre principali categorie. Possono essere riflessivi puri, transitivi che divengono riflessivi e falsi riflessivi. Analizziamoli uno alla volta con un esempio per ogni tipo. I verbi riflessivi puri prendono questo nome per il semplice fatto che il loro pronome riflessivo non segnala la presenza di un complemento oggetto uguale al soggetto. Avremo dunque frasi come "Ich wasche die Hände" ("Io lavo le mani") con il complemento oggetto all'accusativo e "Ich helfe meinem Vater" ("Io aiuto mio padre") con il complemento oggetto al dativo. I verbi transitivi che divengono riflessivi si impiegano come verbi transitivi. Essi avranno quindi un complemento oggetto. SI trasformano in riflessivi perché sia il soggetto che l'oggetto sono identici. Usiamo due frasi come esempio. La prima è "Ich wasche mich" ("Mi lavo"), in cui si ha un'identità tra soggetto e oggetto, quindi riflessione. Una seconda frase è "Ich helfe mir" ("Mi aiuto"), in cui è comunque presente la riflessione.
Falsi riflessivi
Analizziamo infine i falsi riflessivi. Questi verbi si servono del pronome riflessivo soltanto per ragioni semantiche, e non per segnalare l'identità tra soggetto e oggetto. In "Ich wasche mir die Hände" ("Mi lavo le mani") avremo complemento oggetto e verbo falso riflessivo al dativo. In "Ich ziehe mir den Mantel an" ("Ho messo il cappotto") troviamo la stessa caratteristica. Inoltre bisogna fare molta attenzione al fatto che il "falso riflessivo" non ha nulla a che fare con la vera e propria "riflessività". Quest'ultima altro non è che l'identità tra soggetto e complemento oggetto. Cerchiamo dunque di non confondere mai i verbi transitivi utilizzati in modo riflessivo con l'uso del "falso riflessivo". Questo errore potrebbe portarci grosse difficoltà al momento di formulare le frasi. Se non riusciamo a individuare la differenza, proviamo a consultare il libro di grammatica. In alternativa potremmo ricorrere a qualche utile risorsa online. Gli esercizi, infine, sono molto importanti per acquisire maggior confidenza con i verbi riflessivi in tedesco.
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Consigli
- Esercitarsi con vari esempi di frasi in cui si utilizzano i verbi riflessivi tedeschi.
- Fare dei confronti con l'italiano per capire meglio il ruolo dei verbi riflessivi nelle frasi.