Storia: le Repubbliche Marinare
Introduzione
Dicasi Repubbliche Marinare quelle città italiane che nel periodo medioevale conquistarono l'indipendenza politica ed econonomica, ampliando i propri commerci e, conseguentemente, le proprie flotte. Con il nome di Repubbliche Marinare si intendono le città di Pisa, Amalfi, Genova e Venezia. Meno note eppure altrettanto importanti furono anche le città di Ancona, Gaeta, Noli e Ragusa, che in alcuni momenti arriverano addirittura a primeggiare nei commerci. Con questa guida cercheremo quindi di spiegare rapidamente la storia delle Repubbliche Marinare.
La Repubblica Marinara di Amalfi
La città di Amalfi fu la prima tra le repubbliche marinare ad acquisire un certo prestigio, notorietà e ricchezza. Situata nel Golfo di Salerno, fu anche la prima tra le repubbliche marinare ad allacciare rappporti commerciali con il fiorente mercato arabo; Amalfi aveva infatto sviluppato mercati commerciali con Bisanzio e con l'Egitto, privando gli Arabi del monopolio dei commerci.
Raggiunse un tal grado di prosperità che riuscì a coniare crearsi una moneta propria, denominata tarì. Agli Amalfitani fu attribuito anche il perfezionamento della bussola e l'emanazione delle tavole Amalfitane. Nel 1135 Amalfi venne invasa e saccheggiata dai pisani, in un momento in cui la debolezza della città marinara si faceva già sentire. In seguito alle gravi condizioni in cui verteva, Amalfi fu conquistata poi dai Normanni e questo ne determinò la fine dell'indipendenza.
La Repubblica Marinara di Pisa
Nel decimo secolo il fiume Arno, alla cui foce è situata la città di Pisa, era navigabile e quindi utilizzato per commerci e spostamenti. La navigabilità dell'Arno arrivava fin sotto le mura della città, rendendo Pisa punto nevralgico di scambi e commerci. Pisa combatté una battaglia contro i Saraceni, affianco alla Repubblica Marinara di Genova. La Repubblica pisana si consolidò come una grande potenza economica e raggiunse il massimo splendore con le crociate. Tuttavia, a causa di conflitti con Genova e dopo una serie di battaglie, fu sconfitta a Meloria e decadde.
La Repubblica Marinara di Genova
La Repubblica Marinara di Genova raggiunse una propria indipendenza alla fine del Decimo secolo, quando si liberò dalla Signoria feudale degli Obertenghi. La posizione strategica di questa città, coperta alle spalle dalle ampie catene montuose, le permetteva di essere ferrata nella navigazione, che sviluppò quanto più possibile. Genova, data la sua potenza economica crescente, riuscì a dotarsi di una forte flotta marittima e attrezzò il proprio porto, innescando un circolo virtuoso di scambi e commerci. Nel corso delle Crociate favorì non solo il trasporto di mezzi e persone, ma anche lo scambio di merci; creò inoltre molte colonie in Oriente ed estese così il suo controllo fino alle coste del Mar Nero. Dopo quattro secoli di florida attività, la Repubblica Marinara di Genova crollò sotto il peso della potenza di Venezia, determinando il proprio declino.
La Repubblica Marinara di Venezia
La Repubblica Marinara di Venezia, detta la Serenissima, raggiunge il suo prestigio grazie alla produzione e al commercio del sale. La sua crescita toccò il piano politico tanto quanto quello commerciale; al Doge furono presto affiancati due consigli, denominati consiglio maggiore e consiglio minore. Grandissimi furono i territori conquistati e sottomessi alla potenza di Venezia. Data la sua crescente espansione, Venezia entrò in conflitto con lo Stato Pontificio proprio per questioni territoriali. La sua collocazione geografica, particolarmente strategica, fece di Venezia una potenza in grado di accedere facilmente sia ai Paesi orientali, che ai Paesi oltre le Alpi. E non c'è da meravigliarsi se godette di un lucroso commercio tra Oriente e Occidente.