Storia: le caratteristiche dell'Homo Habilis
Introduzione
Nella storia degli ominidi, l'Homo Habilis è l'antenato del genere Homo che ha succeduto l'australopiteco. Vissuto in Africa Orientale e in Sud Africa più di 2 milioni di anni fa, presenta delle interessanti caratteristiche evolutive rispetto al suo predecessore. In questa guida, vi forniremo utili indicazioni a riguardo. Vi diremo come viveva e che cibo preferiva. Soprattutto, vi illustreremo perché ha meritato il nome di Habilis (dal latino "abile") e quali strumenti era in grado di creare ed utilizzare. Allora, che aspettate? Andate avanti con la lettura della guida, per saperne di più!
Come viveva
L'Homo Habilis amava vivere in piccoli gruppi di circa 25/30 elementi, che mostravano già una predisposizione all'organizzazione sociale. Il maschio, infatti, era solito dedicarsi alla difesa territoriale. Cacciava le prede e le divideva con il resto dei compagni. Il compito delle femmine, invece, consisteva nel raccogliere i frutti della terra. Inoltre, accudivano e crescevano la prole con dedizione.
Solitamente, l'Homo Habilis viveva in grotte, rifugi naturali o sugli alberi, dedicandosi ai propri doveri. Era anche in grado di costruire dei grossolani ricoveri di fortuna.
Cosa mangiava
L'Homo Habilis amava molti generi di cibo. Era onnivoro, come il suo predecessore. Sicuramente si nutriva di carne, dato l'assottigliamento e l'usura rilevati sui ritrovamenti di alcune arcate dentali.
Consumava pesce e uova, tutto rigorosamente crudo, dal momento che non conosceva ancora l'uso del fuoco. Mangiava regolarmente anche piante, bacche e frutti.
Cosa lo ha reso più evoluto
A differenza dell'Homo australopiteco, l'Homo Habilis era in grado di muoversi in posizione eretta, poggiandosi agilmente sulle due gambe. Inoltre, accurati studi hanno evidenziato un elevato aumento della capacità cerebrale. Aveva un volume cranico pari a circa 750 cm³. Grazie a questa evoluzione della morfologia cranica, l'Homo Habilis era in grado di lavorare la pietra e costruire oggetti. Si trattava di semplici manufatti, i cosiddetti "chopper preistorici", sassi rozzamente scheggiati, che avevano lo scopo di aiutarlo a tagliare ed incidere. Con una pietra che fungeva da percussore, ne incideva un'altra longitudinalmente, così da ottenere un margine tagliente e poterlo usare per uccidere le prede, o tagliare il cibo.
L'Homo Habilis scomparve definitivamente circa un milione e mezzo di anni fa, lasciando il posto all'Homo erectus che, dall'Africa, si spostò gradualmente anche in Asia ed Europa.
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Consigli
- Per comprendere in maniera dettagliata la storia delle origini del genere Homo, consigliamo di studiarne accuratamente le fasi evolutive