Storia: la Breccia di Porta Pia
Introduzione
Nel 1860, l'attuale Capitale d'Italia non apparteneva alla Penisola Italiana. A quei tempi Roma faceva parte del regno pontificio. Il territorio romano diventò una città italiana il 20 Settembre 1870, grazie ad un gruppo ben fornito di Bersaglieri e ad alcune circostanze favorevoli che gli permisero di conquistare Roma. La Breccia di Porta Pia costituisce l'episodio più famoso e conosciuto di questa rapida battaglia. Tutto ciò rappresenta una delle pagine maggiormente leggendarie della storia dei Bersaglieri italiani. Spero vi piaccia l'argomento e vi auguro una buona lettura!!!
Occorrente
- Interesse per la storia d'Italia
- Manuale di storia
La situzione politica dell'Italia risorgimentale
La breccia di Porta Pia risale al 1861, quando il Parlamento italiano chiese allo Stato l'annessione di Roma. Inizialmente, tra l'italia e lo stato pontificio non c'erano soltanto le trattative come quelle che portò avanti Bettino Ricasoli. Dopo circa 12 mesi dalla sua nomina a Presidente del Consiglio, egli non raggiunse alcun risultato positivo. Successivamente a Bettino Ricasoli, il re Vittorio Emanuele III chiamò Urbano Rattazzi per eseguire lo stesso incarico. Questo politico italiano, organizzò con Giuseppe Garibaldi una riproposizione nuova della spedizione dei mille alla conquista di Roma. Urbano Rattazzi coordinò un esercito di 2.000 volontari, che partirono dalla Sicilia. Appena misero piede in Calabria, essi subirono immediatamente una sconfitta pesante in Aspromonte dalle truppe francesi di Napoleone III. A questo punto Urbano Rattazzi annunciò presto le sue dimissioni.
Gli eventi principali dal ritiro di napoleone III nel 1864 alle dimissioni di Rattazzi nel 1867
Nel 1864, dopo Urbano Rattazzi, salì al potere Marco Minghetti, il quale firmò una convenzione col Papa. In sostanza lo stato italiano si impegnava a difendere il Vaticano e la persona del Pontefice da qualsiasi attacco esterno. A tal proposito la capitale di Torino cedette il suo posto a Firenze. Napoleone III ritirasse le sue truppe da Roma nel 1864 e nel 1867 Rattazzi ritornò al potere. Egli progettò la conquista di Roma insieme a Giuseppe Garibaldi, che però si rivelò un fiasco, poiché l'esercito italiano ebbe la peggio sulle truppe pontificie e poi su quelle francesi. Queste ultime giunsero in soccorso di Pio IX. In questa battaglia, Garibaldi venne sconfitto a Mentana e venne arrestato. A seguito di questo fallimentare tentativo, Rattazzi si trovò costretto a presentare le dimissioni.
La Breccia del 1870 e la resa del Papa Pio IX
Nell'anno 1870 divenne capo del governo Giovanni Lanza, il quale aveva precedentemente richiesto un accordo diplomatico al Papa Pio X. Dopo aver ottenuto il rifiuto da parte del Pontefice, Lanza si trovò costretto a ricorrere alle armi. Il 20 settembre 1870, all'alba, l'esercito dei Bersaglieri del Regno d'Italia cominciò a colpire le mura del Vaticano. Successivamente, dopo circa 5 ore, si aprì una breccia di 30 metri circa a Porta Pia. In questo modo l'esercito italiano riuscì ad entrare a Roma, la futura capitale. Gli italiani conquistarono Roma anche grazie alla disfatta di Napoleone III e delle truppe francesi a Sedan. Pio IX fece sollevare la bandiera bianca sopra la cupola della Basilica in Piazza San Pietro in segno di resa. Finita la disputa, vennero approvate le leggi delle Guarentigie tra la Chiesa e lo Stato Italiano.
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Consigli
- Per maggiori informazioni sugli eventi dell'epoca, si possono consultare dei documenti oppure visitare le mostre dedicate al Risorgimento italiano.
- Un buon manuale di storia aiuta ad approfondire l'argomento e ricollegare i vari eventi che hanno investito l'Europa in epoca risorgimentale.