Storia: l'Impero austro-ungarico
Introduzione
La storia dell'Impero Austro-Ungarico ha inizio nel 1867 quando venne stipulato un patto tra la nobiltà ungherese e la monarchia asburgica. Nacque dunque un'unione costituzionale tra l'Impero d'Austria e il Regno Apostolico d'Ungheria. Governato dalla Casa D'Asburgo, l'impero ebbe come capitale Vienna che alla vigilia della Prima Guerra Mondiale divenne la terza città più grande d'Europa. Austria e Ungheria si differenziarono per le costituzioni, i parlamenti e i ministeri mentre la politica estera, militare ed economica furono in comune. Fu proprio l'impero Austro-Ungarico inoltre a cominciare il Primo Conflitto Mondiale invadendo il Regno di Serbia nel 1914. Alla fine della guerra però, dopo aver subito un'enorme disfatta, l'impero crollò.
Occorrente
- Libro di storia contemporanea
La nascita di un Impero
Innanzitutto è opportuno ricordare che l'impero Austro-Ungarico nacque per risollevare le sorti dell'impero austriaco sconfitto, sotto la guida di Francesco Giuseppe, dalla Prussia. L'impero, in seguito a una serie di disfatte, fu dunque costretto a firmare il cosiddetto Ausgleich (compromesso), che vide la creazione di una Duplice Monarchia: quella austriaca e quella ungherese. Dal punto di vista politico essi costituirono due regni uniti ma internamente separati.
Una potenza mondiale nel cuore d'Europa
Con la creazione dell'impero Austro-Ungarico si andò a costituire un regno multinazionale che divenne una delle più grani potenze mondiali. Esso infatti rappresentò geograficamente il secondo paese più esteso in Europa dopo l'Impero russo ed il terzo paese più popoloso dopo la Russia e la Germania. Divenne inoltre anche un'importante potenza industriale a livello mondiale, preceduta da Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna.
Le ragioni della crisi
Tuttavia il tallone d'Achille dell'impero Austro-Ungarico fu sicuramente la sua composizione eterogenea in quanto, in un'epoca di forte nazionalismo, gli undici gruppi etnici di cui era composto ne minarono sempre di più la stabilità e l'equilibrio. La debolezza degli Asburgo fu determinata dall'ascesa di ideali e movimenti nazionali che fecero dell'indipendenza un obiettivo da raggiungere ad ogni costo. Cosciente di questa volubilità, l'impero però non si tirò indietro dinanzi alla nascita del Primo Conflitto Mondiale nel 1914, che scaturì dall'uccisione dell'Arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo. L'evento fu in realtà la classica goccia che fece traboccare un vaso già colmo di tensioni e profonde divisioni a livello internazionale. Da questo punto di vista va detto che la stessa posizione geopolitica dell'Austria-Ungheria fu di per se un elemento di grande fragilità in un momento in cui nell'area balcanica iniziavano a scontrarsi le mire delle maggiori potenze europee e non solo.
L'impero austro ungarico e la sua caduta dopo il primo conflitto mondiale
Come detto lo scoppio del conflitto coincise con un periodo di intense tensioni che attraversavano tutta l'Europa. L'iniziale superiorità della triplice alleanza- formata dall'Impero Austro ungarico e dall'Impero tedesco - consentì di conseguire un gran numero di vittorie, tra cui la più celebre, almeno per noi, tra le trincee di Caporetto dove si consumò la più drammatiche delle disfatte nazionali per l'Italia. I destini del conflitto però - dopo 4 anni e milioni di morti - erano destinati a mutare radicalmente a favore della triplice alleanza, a cui si aggiunse anche l'Italia, con la conseguente sconfitta degli imperi centrali. L'ultima disfatta, a Vittorio Veneto, costrinse allora l'Austria a firmare l'armistizio nel 1918 che determinò la disgregazione dell'impero che fu nuovamente distinto in due regni separati ed indipendenti.
Consigli
- Formarsi un'idea complessiva dei rapporti in Europa dopo il Congresso di Vienna