Storia: il sistema curtense
Introduzione
Tra gli appunti di Storia, non può certo mancare una sezione dedicata al Sistema curtense. Di cosa si tratta? Questo è un sistema di organizzazione economico-giuridica che è proprio delle corti medievali. Il sistema curtense si basava sulla cosiddetta curtis, ovvero la residenza del padrone. In questa guida vogliamo dunque illustrarvi quali sono le caratteristiche principali del sistema curtense.
La Curtis
Come detto, il sistema curtense si basava innanzitutto sull'esistenza di una curtis, ovvero una unità di tipo amministrativo che rappresentava un sistema chiuso e assolutamente autosufficiente. Questa particolare struttura, era composta da due parti, interagenti tra loro: il dominico e il massaricio. Il primo si contraddistingueva per essere la vera e propria residenza del padrone, al cui interno la gestione era affidata al signore che, a sua volta, la demandava ai servi. La seconda struttura che caratterizzava il sistema curtense, ovvero il massaricio, era suddiviso in vari poderi, detti mansi. Questa parte di terreno veniva offerto in concessione dal signore medievale ai coloni, oppure ai servi, i quali, in cambio, dovevano corrispondere al signore delle "corvees", ovvero delle prestazioni lavorative gratuite.
I Servi della Gleba
Un altro elemento fondamentale del sistema curtense era poi rappresentato dai servi della gleba. Va infatti sottolineato che la stragrande maggioranza del popolo contadino che abitava la curtis era formato da veri e propri schiavi alle dipendenze del signore. La condizione dei servi della gleba imponeva loro di non lasciare mai la terra e di non poter cambiare la propria attività lavorativa. Diversa tuttavia la condizione dello schiavo vero e proprio, che aveva dei diritti ancor più limitati rispetto al servo della gleba. I servi, non a caso, potevano comunque prendere moglie, lasciare l'eredità ai figli e non potevano essere comprati. Tutti diritti che lo schiavo, invece, non poteva esercitare.
La divisione dei compiti
Il sistema curtense, così strutturato, era sempre autosufficiente, ovvero produceva quanto necessario per il proprio sviluppo e sostentamento. E così, all'interno della curtis, era possibile produrre grano, frumento, olio, frutta, verdura, legumi, vino, prodotti animali e vestiti. In questo ambito, molto rigida risultava essere anche la suddivisione dei compiti e delle mansioni: soprattutto nei periodi invernali, l'uomo lavorava ed accudiva gli utensili, mentre le donne filavano, tessevano e confezionavano gli abiti. Tutte queste attività potevano essere esercitate all'interno del sistema curtense grazie alla presenza di torchi, mulini e forni che il signore "concedeva" ai suoi sudditi affinché ne facessero uso.
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Consigli
- Per comprendere le caratteristiche del sistema curtense, occorre analizzarne la struttura, verificando con attenzione quale fosse la suddivisione delle mansioni al proprio interno