Storia: il Risorgimento
Introduzione
Con il termine Risorgimento in storia ci si riferisce a un periodo caratterizzato da una rivoluzione culturale, politica e sociale che, dopo diverse peripezie, portò all'Unità Italiana. Il Risorgimento rese l'Italia un Paese geograficamente unito e indipendente, coeso dal punto di vista linguistico e religioso. Fino al primo ventennio dell '800 l'Italia era una terra divisa in tanti piccoli stati: al sud regnavano i Borboni, i Savoia in Piemonte e Sardegna, gli austriaci nel resto del nord e lo Stato Pontificio al centro. Sull'esempio francese alcuni intellettuali italiani cominciarono a sviluppare e a diffondere idee liberali e costituzionali, creando sette cospiratorie segrete; la Carboneria e la Massoneria sono gli esempi più noti. Ecco un interessante guida di Storia: il Risorgimento.
Vari moti scoppiarono
Il Risorgimento è caratterizzato da una serie di moti che scoppiarono in diverse parti di quel territorio che da lì a poco sarebbe stato chiamato Italia. I primi fermenti che caratterizzarono quest'epoca furono quelli scoppiati nel 1821, nel regno delle due Sicilie. I carbonari, alla guida di questi movimenti, avevano come obiettivo quello di ottenere una costituzione al Sud. Riuscirono nel loro intento in quanto, poco dopo, i Borboni concessero una carta costituzionale. Nello stesso periodo anche in Piemonte e in Sardegna scoppiarono dei moti rivoluzionari e il re Carlo Alberto concesse al popolo lo Statuto Albertino, rimasto in vigore per 120 anni.
I moti nello Stato Pontificio e a Modena
Seguirono i moti del 1830, nello Stato Pontificio e a Modena. Stavolta però i cospiratori, che avevano l'intento di creare uno stato del nord, fallirono e il loro leader, Ciro Menotti, fu arrestato dagli Austriaci e giustiziato. Tutto ciò portò all'attenzione di molti intellettuali italiani il problema dell'Unità italiana. Uno di questi, che da allora avrebbe guidato l'Italia verso l'Unità, era Giuseppe Mazzini, che fondò una società segreta chiamata "Giovine Italia". Mazzini aspirava all'unificazione italiana e all'instaurazione di una repubblica.
Terza ondata rivoluzionaria 1848
Nel 1848 vi fu la terza ondata rivoluzionaria. È il periodo della prima guerra d'indipendenza contro l'Austria. Purtroppo il movimento non fu abbastanza forte e gli austriaci riuscirono a tenere testa ai rivoluzionari. Nel frattempo ecco emergere un altra figura rilevante del Risorgimento Italiano: Giuseppe Garibaldi. Uomo di valore, sprezzante del pericolo, Garibaldi dopo aver liberato il nord, guidò una spedizione di mille uomini in Sicilia, sbarcando a Marsala e liberando anche il Sud.
Lo statista Camillo Benso conte di Cavour
Lo statista Camillo Benso, conte di Cavour comprese che senza un aiuto esterno l'Austria non si sarebbe potuta sconfiggere e chiese, quindi, l'aiuto della Francia, sancendo con essa un alleanza e stabilendo che in caso di guerra con l'Austria, La nazione francese sarebbe intervenuta a fianco dell'Italia. In cambio la Francia ottenne Nizza e Savoia. A questo punto, dopo una serie di provocazioni, l'Austria dichiarò guerra all'Italia e iniziò la seconda guerra d'indipendenza. Il 7 marzo 1861 nasceva il Regno d'Italia, sotto la guida di Vittorio Emanuele. Mancavano ancora all'appello il Lazio e il Veneto.
Annessione del Veneto all'Italia
Il Veneto venne annesso all'Italia con la terza guerra d'indipendenza, che vedeva schierata l'Italia a fianco della Prussia, in guerra contro l'Austria. Infine, nel 1870, l'esercito italiano, approfittando della guerra tra Prussia e Francia (la quale proteggeva il Pontefice) entrò a Roma attraverso la breccia di Porta Pia. Nel 1871 l'Italia è finalmente unita, con Roma capitale.