Storia: i Lanzichenecchi
Introduzione
La storia è piena di nomi e personaggi interessanti di cui vale sempre la pena spendere qualche parola. Oggi parleremo dei Lanzichenecchi, mercenari arruolati dalle legioni tedesche dello storico Sacro Romano Impero, il grande impero che dettò legge per quasi un millennio. Essendo, mercenari, i lanzichenecchi combattevano non per la fama o per un qualche ideale, ma solamente per il denaro. Ciò non toglie che fossero ben addestrati e che adottassero strategie belliche efficaci, il tutto con lo scopo di avere la meglio sul nemico, chiunque egli fosse. Ecco spiegato, forse, uno dei primi motivi per i quali la storia ha sempre parlato della crudeltà e violenza dei lanzichenecchi: d'altronde, una morte in battaglia avrebbe significato, per il mercenario sconfitto, denaro perduto.
Occorrente
- Passione per la storia
Origini e diffusione
"Lanzichenecchi" deriva dal tedesco "Landsknecht", e significa "servo della regione". Questo perché poteva accadere che contadini e lavoratori della terra decidessero di abbandonare le loro coltivazioni, spesso perché poco fruttuose, per tentare la fortuna unendosi a gruppi di mercenari che combattevano per chi li pagava di più o che, semplicemente, dedicavano il loro tempo a rapine e saccheggi di piccole città. Successivamente, i lanzichenecchi divennero ufficialmente riconosciuti grazie a Massimiliano I, che li istituì verso la fine del XV secolo. A partire da questo momento, il numero di soldati lanzichenecchi iniziò ad aumentare sempre di più, e questi mercenari cominciarono ad apparire in varie battaglie, determinando spesso la buona o cattiva riuscita di uno scontro. A contribuire alla diffusione dei lanzichenecchi era anche il modo in cui venivano formate le truppe: un capo reclutatore visitava città e paesi tedeschi, cercando la firma e quindi l'arruolamento di tutti coloro che fossero in possesso di un'arma e un'armatura e volessero arricchirsi tramite l'uso di queste.
La strategia di combattimento
L'istituzione dei lanzichenecchi ricalca il modello svizzero, ed è appunto a questo modello che si rifà la loro tecnica di combattimento. I lanzichenecchi si disponevano infatti in quadrati di fanti, ottima formazione per tenere una zona controllata e ben difesa e sostenersi a vicenda. I lanzichenecchi non combattevano praticamente mai a cavallo, puntando invece sul corpo a corpo contro il nemico. Per questo motivo rivestivano particolare importanza le linee di avanguardia, i cui soldati indossavano pettorali e armature più resistenti per assorbire meglio i colpi del nemico e permettere ai soldati nelle altre righe, armati di picca o lancia, di danneggiare l'avversario.
Il pagamento
Come abbiamo già detto, i lanzichenecchi erano mercenari, pertanto ciò che spingeva maggiormente questi soldati a combattere e rischiare la propria vita era il tornaconto economico, e non l'attaccamento alla patria o a un ideale globalmente condiviso. Il salario ricevuto, quindi, era per i lanzichenecchi veramente importante, anche considerando che molti di loro avevano dovuto vendere le loro terre per potersi permettere le armi necessarie ad arruolarsi e combattere nei campi di battaglia. Infatti, era proprio in base alle armi di cui si disponeva e al ruolo che si determinava la paga, distinta principalmente in soldo e doppio soldo. A ricevere una paga a doppio soldo, e quindi più sostanziosa, erano coloro che vantavano un rango più alto, quindi figure come il reclutatore, i capitani, gli alfieri, i sergenti e il maresciallo. La paga dei lanzichenecchi era decisamente più alta se comparata a quella di altri lavoratori come garzoni di bottega, artigiani, fabbri o altro ma, con il passare del tempo questi soldati si resero conto che avrebbero potuto guadagnare molto di più saccheggiando campagne, paesi e città per derubare così gli abitanti dei loro, seppur pochi, averi.
Consigli
- Molti artigiani, contadini e altri lavoratori decidevano di arruolarsi nei lanzichenecchi non per la generosità della paga, ma per la ricchezza che avrebbero potuto ottenere saccheggiando città e villaggi