Storia: Gorbaciov e la Perestroika
Introduzione
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e durante la Guerra Fredda, l'intero panorama continentale fu colpito da gravi crisi sotto tutti gli aspetti (sociale, politico, economico), e tutti i paesi erano stati invasi da enormi stravolgimenti. Mentre alla fine del '900 la situazione era migliorata in tanti paesi Occidentali, la Russia era succube del governo Staliniano e l'economia russa rimase abbastanza stagnante per tutta la durata del suo potere. Qui entra in scena Mikhail Gorbaciov, che con la sua Perestroika si impegnò duramente per provare a ricostruire il suo Paese.
Vediamo chi è questo illustre personaggio nella storia.
Occorrente
- libro di storia
Chi è Gorbaciov
Mikhail Gorbaciov nasce nel sud della Russia nel 1931 e sin dai primi studi scolastici rivela una grande intelligenza superando il diploma brillantemente ottenendo anche una medaglia d'argento. Viene ammesso successivamente all'Università Statale di Mosca, dove si laurea in legge e dopo in economia agraria. Nel periodo universitario, inizia ad interessarsi alla politica iscrivendosi al Partito Sociale Comunista. È in quegli stessi anni che conosce la donna che di lì a poco sarebbe diventata sua moglie e compagnia di una vita intera, Raisa Titarenko.
Inizio della carriera politica
Qualche anno dopo decide di fare ritorno al suo paese d'origine Stavropol, e lì gli viene offerto un incarico nell'associazione giovanile. Gorbaciov accetta dando inizio qui alla sua carriera politica.
Nel 1970 viene eletto Primo Segretario del Comitato del Partito a Stavropol e membro del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica.
Nel marzo dell'85 diviene Segretario Generale dello stesso partito, e 5 anni dopo diverrà Presidente dell'Unione Sovietica, grazie soprattutto alla Perestroika.
La Perestroika
La prima azione da Segretario Generale per Gorbaciov fu ideare la Perestroika, definizione coniata da un termine in lingua russa e sta a significare "ricostruzione". Fu un processo di cambiamento ideato con l'obiettivo di istituire nuove riforme, di stampo economico e politico, che rivoluzionarono poi la società russa. Il programma era incentrato soprattutto su quattro punti importanti: la privatizzazione dei settori economici statali; la libertà di informazione; i trattati con gli USA; e la diminuzione dei controlli militari nei paesi dell'Est. È grazie all'ultima che si pose fine all'invasione che stava distruggendo l'Afghanistan.
Le riforme sbagliate
Gorbaciov avrebbe voluto istituire un'economia più liberale e i cittadini sovietici vedevano in lui un leader che li avrebbe risollevati dalle condizioni in cui il governo Stalin li aveva costretti. Quando poi vennero aboliti i monopoli, visto che l'attuazione della legge stessa dalla sua approvazione subì un notevole ritardo, le manovre della nuova politica di Gorbaciov iniziarono ad accumulare i primi dissensi.
Un'altra riforma inoltre fu relativa alle quote di produzione delle imprese statali, che avrebbero dovuto produrre lo stesso quantitativo di merce dei mercati delle altre imprese. A questo proposito le imprese sarebbero state costrette ad autofinanziarsi con i propri guadagni, senza ricevere alcun ausilio dallo Stato.
La discesa
Anche se queste riforme furono nettamente rivoluzionarie nell'Unione Sovietica, molti altri aspetti dell'economia rimasero inalterati, come, ad esempio, il sistema di controllo dei prezzi. Inoltre, come abbiamo detto, a causa dell'inadeguatezza e dell'incertezza delle riforme, col passare degli anni il clima di fiducia instauratosi inizialmente andò man mano decrescendo sempre più. Per questo motivo, le riforme della Perestroika portarono con l'andare del tempo ad un grande insuccesso per Gorbaciov.
I grandi meriti
Gorbaciov, anche se ha avuto una carriera di alti e bassi, avrà sempre il merito di essere l'uomo che liberò il popolo sovietico dalla repressione di Stalin. Inoltre fu l'uomo che mise la parola fine alla Guerra Fredda e all'URSS, costituendo quindi la Russia, e per questo gli viene conferito un meritatissimo Premio Nobel per la Pace. Dopo di lui viene inoltre abolito il titolo che ricopriva nell'Unione Sovietica e quindi il suo è stato l'ultimo mandato.
Ha dato le sue dimissioni da Capo di Stato nel 1991, e attualmente, con i suoi 87 anni, risiede ancora in Russia.
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Consigli
- Informarsi da più fonti, non solo da una.