Storia della radio
Introduzione
Come è nata la radio e qual è la sua storia? La radio è stata uno dei primi mezzi di comunicazione inventati dall'uomo e ha permesso, per la prima volta, la trasmissione di contenuti sonori da una parte all'altra del pianeta. Due apparecchi radio, infatti, erano, e sono tutt'ora, in grado di mettere in comunicazione due o più utenti. La radio è il frutto di esperimenti che diversi studiosi, effettuarono a fine Ottocento. Gli scienziati dell'epoca, infatti, impiegarono molti anni prima di raggiungere risultati apprezzabili. Quello che sta alla base di questi apparecchi sono le onde elettromagnetiche ed è importante sapere che attualmente esistono due tipi di radio: quella analogica e quella digitale. La radio analogica è la più diffusa, e si basa sulle linee AM e FM. La radio digitale, invece, utilizza sistemi come il DAB e DRM. Ecco, dunque, la vera storia della radio.
Occorrente
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Come funziona la radio
La radio è un apparecchio in grado di ricevere onde elettromagnetiche, chiamate onde radio, le quali, emanate da ripetitori con una specifica frequenza, arrivano ai nostri apparecchi che le trasformano in musica, parole e in ogni rumore che si vuole trasmettere. Parliamo di "ricevitore", quando lo strumento ha la sola capacità di ricevere segnali, e di "ricetrasmittente", quando l'apparecchio è anche in grado di emanare frequenze. La radio appare come una semplice scatoletta, ma è retta in realtà da un meccanismo al contempo raffinato e sofisticato.
I padri della radio
La storia della radio inizia dalla fine del XIX secolo. Nikola Tesla fu il primo scienziato a intuire che le onde elettromagnetiche potessero viaggiare da un punto ad un altro. Tuttavia, al momento delle dimostrazioni sperimentali, non riuscì mai a far riemergere il suono da un ricevitore, nonostante esso ricevesse le frequenze emanate da una sorgente. Pochi anni dopo, l'italiano Guglielmo Marconi, all'età di soli 21 anni, riuscì in questa impresa e inviò un codice Morse a qualche chilometro di distanza, utilizzando lo strumento che venne chiamato "telegrafo senza fili". Il risultato, considerato giustamente rivoluzionario, fu accolto con enorme plauso da parte dell'opinione pubblica, ma con alterne vicende la paternità del brevetto fu comunque attribuita a Tesla. Agli inizi del Novecento, Reginald Fessenden superò i limiti di Marconi, riuscendo anche a tramettere musiche e parole, oltre a suoni sordi, come quelli del codice Morse. Fu grazie a questo contributo che nacque la radio vera e propria.
Il ruolo svolto dalla radio nelle due guerre mondiali
Mantenendo in buona parte il meccanismo originario, la radio si sviluppò nel corso dei primi decenni del Novecento ma la diffusione nelle abitazioni fu piuttosto lenta, dovuta al costo particolarmente elevato. È soltanto dal 1930 che si potrà assistere ad una vera diffusione della radio nelle case delle città più industrializzate. Il passaggio più decisivo nella storia della radio riguarda sicuramente quello che si verificò durante le due guerre mondiali, con la trasmissione di notiziari riguardanti eventi che si verificavano in ogni parte del mondo. Impossibile per i nostri nonni dimenticare il celeberrimo "Qui Radio Londra", che anticipava le notizie belliche negli anni della seconda guerra mondiale. Radio Londra era infatti una radio proibita dal regime fascista, il quale voleva essere l'unico detentore dell'informazione in Italia. Spesso si ascoltava Radio Londra la notte, cercando di sintonizzarsi sulla frequenza giusta e spesso ascoltandola coprendosi con una coperta, per paura che potesse essere udita dai vicini. La radio ha dunque svolto un ruolo profondamente storico nella vita dei cittadini italiani ma anche di tutto il mondo, durante i suoi anni più bui, diventando uno strumento di libertà, ribellandosi proprio alla funzione a cui invece era stata destinata dai regimi totalitari che la avevano utilizzata per diffondere la loro propaganda.
La radio oggi
Dopo la seconda guerra mondiale, e negli anni della Ricostruzione post-bellica, la radio ha iniziato a diffondersi prepotentemente in tutte le case, diventando anche un oggetto irrinunciabile per le autovetture. Questo è stato possibile grazie alla diminuzione del costo, che ha reso la radio un bene accessibile anche per la casse media. Il successo della radio è sembrato inarrestabile fino agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, quando il mondo ha assistito alla nascita dei cd musicali e dei lettori cd. Nonostante l'avanzamento tecnologico, l'utilizzo della radio non è mai tramontato, mentre si è rinnovato dal 2000, con l'entrata in funzione del sistema DAB, che garantisce una elevatissima qualità audio digitale. Si ritiene che nel medio periodo questo sistema sostituirà del tutto la radio analogica a banda FM. La radio ci ha accompagnato in tante fasi della nostra vita e probabilmente continuerà a farlo, col suo fascino intramontabile.
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Consigli
- Se vuoi saperne di più, leggi notizie sulla vita degli scienziati che hanno partecipato alla creazione della radio.