Introduzione
Durante la seconda guerra mondiale, alcuni scienziati studiarono gli oceani al fine di cercare rotte sicure per i sottomarini americani. Durante le ricerche vennero fatte importanti scoperte: i fondali oceanici non avevano superfici piatte come si pensava, bensì presentavano paesaggi con dislivelli simili a quelli terrestri. Si svilupparono così gli studi sulla geologia marina, che portarono alla scoperta della dorsale medio atlantica e di tutte le altre presenti negli oceani. Verso gli anni Cinquanta poi, l'analisi del magnetismo fossile fece capire quale doveva essere stata la direzione del movimento dei continenti. In questa guida vedremo qualche appunto di scienze sullo studio dei fondali oceanici.
Occorrente
- Un buon manuale di scienze
L'origine delle rocce
Per capire meglio l'origine dei fondali oceanici è bene sapere come si forma una roccia. I minerali di ferro che la compongono si orientano secondo il campo magnetico presente; secondo il tipo di roccia (ignea o metamorfica), la solidificazione e il raffreddamento o la compattazione bloccano l'orientamento dei minerali al suo interno. Ciò vuol dire che anche se il campo magnetico cambiasse, le rocce rimarrebbero stabili. Questo fenomeno prende il nome di paleomagnetismo e si rivelò utile nello studio delle dorsali oceaniche, scoperte nello stesso periodo.
La dorsale medio-atlantica
La dorsale medio-atlantica presenta una forma a "s" e coincide con i profili dell'America del Sud e dell'Africa. Su di essa sono state evidenziate fratture laterali, che prendono il nome di "faglie trasformi". Alcuni campioni di rocce provenienti da lati opposti della dorsale, presentano lo stesso orientamento dei minerali e una strana simmetria rocciosa. Si alternano infatti fasce sottili di rocce di uguale natura, ma dotate di opposto magnetismo, la cui ampiezza e distanza dalla dorsale sono perfettamente uguali da una parte e dall'altra.
Le fosse oceaniche
Prima delle scoperte appena accennate, i dati geologici testimoniavano che la Terra, da sempre, aveva conservato le stesse dimensioni. Ma fu grazie allo studio sulle fosse oceaniche che gli scienziati capirono il resto del fenomeno. Si tratta di profonde fratture della crosta in cui le rocce, piegandosi verso il basso, sprofondano all'interno della Terra. Le fosse si trovano nelle profondità degli oceani, dove c'è un flusso di calore notevole che accompagna un'intensa attività sismica e vulcanica. Si trovano in genere in prossimità di una serie di isole a forma di arco o di una catena montuosa.
I fenomeni sismici
L'arco insulare che disegna la fossa è caratterizzato da vulcani più o meno attivi, i cui magmi hanno natura diversa rispetto a quelli emessi dalla dorsale. Tutto ciò è sempre accompagnato dall'attività sismica: gli ipocentri dei sismi sono sempre più profondi man mano che si allontanano dalla fossa, e sembra che siano tutti localizzati su uno stesso piano, inclinato di quarantacinque gradi rispetto alla superficie. Questo piano prende il nome di "piano di Benioff". Gli scienziati capirono che la crosta oceanica è soggetta a piegamenti, sprofonda verso il mantello e fonde, dando origine a fenomeni di vulcanismo e di intensa attività sismica.
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Consigli
- Studiate bene le origini delle rocce, per capire al meglio come si sono formati i fondali.