Razzismo: 10 cose importanti che devi sapere per scrivere il tema
Introduzione
Per scrivere un tema che abbia come argomento il razzismo nella sua accezione più generale, occorre conoscere con dovizia di particolari questo fenomeno, attingendo a dati, statistiche ed orientamenti di tipo culturale. Esistono dunque una serie di aspetti che è necessario conoscere per poter sviluppare nel migliore dei modi le proprie argomentazioni al riguardo. In questa guida, dunque, vogliamo elencarvi le 10 cose importanti che devi sapere per scrivere un tema sul razzismo.
I dati statistici sul fenomeno
Prima di cimentarsi nella composizione di un tema sul razzismo è innanzitutto necessario conoscere alcuni dati di tipo statistico che possano aiutare a definire nel migliore dei modi il fenomeno. A tal proposito, potrà quindi essere utile sapere, ad esempio, che il 5,7% della popolazione del nostro paese è extra comunitaria. E che, dunque, un'attenta analisi di questi dati prova come non è in atto alcuna invasione di cittadini stranieri. Elemento che, erroneamente, rappresenta invece uno dei capisaldi dell'orientamento razzista. Inoltre, una delle ultime rilevazioni dell'Istat, dimostra come gli stranieri residenti in Italia sono circa l'8,3% della popolazione.
La confutazione della tesi dell'invasione
Sempre in riferimento agli utili riferimenti statistici che occorre padroneggiare se si desidera realizzare un tema sul razzismo, bisogna anche sapere che l'Italia è l'ottavo paese europeo per numero di stranieri, preceduta dalla Svizzera, dall'Austria, dall'Irlanda e dal Belgio. Questo dato sarà molto utile per comprendere come del tutto errate sono le impostazioni razziste secondo le quali il nostro paese sarebbe oggetto di una vera e propria "colonizzazione" da parte delle popolazioni straniere o extracomunitarie.
I dati sulle comunità più numerose
Va anche saputo che la comunità più presente è quella romena. La comunità straniera più presente sul suolo italiano è quella romena (22,0%) seguita quindi da quella albanese (10%) e marocchina (9,2%). Seguono poi le comunità cinesi (5,2%), ucraine (4,5%). Un dato che può arricchire il tema sul razzismo può anche essere quello di citare quali siano le regioni a maggiore presenza di stranieri. Le regioni con la maggiore presenza della popolazione straniera sono: Emilia-Romagna (12%), Lombardia (11,5%), Umbria (11%), Lazio (10,8%) e Toscana (10,5%).
L'analisi della retorica populista
Un altro elemento da conoscere è quello relativo alla retorica populista. Bisogna quindi sapere che è proprio questa retorica ad alimentare in modo vistoso l'intolleranza razzista. Sarà poi opportuno conoscere la situazione politica dei principali stati europei, analizzando come in molti paesi del nostro continente siano in forte avanzata forze antidemocratiche e reazionarie, da sempre portatrici di valori contrari alla pacifica convivenza tra i popoli. Per un corretto sviluppo di un tema sul razzismo, occorre dunque analizzare come tale fenomeno venga spesso prodotto da una moltitudine di persone deluse dalla politica dello Stato nel quale vivono e depresse dalla crisi economica.
La conoscenza delle lotte antirazziste
Occorrerà poi concentrarsi anche sulle lotte antirazziste. A tal proposito, bisognerà sapere che tali lotte, ovunque e specialmente nel nostro paese, dovrebbero accrescere lo spirito introspettivo, per non rischiare in pratica di riproporre quello che dicono di voler combattere. In questo caso, dunque, occorrerà padroneggiare bene gli elementi psicologici ed antropologici che conducono al razzismo.
La definizione degli aspetti culturali
Poi, ecco l'analisi che occorre sviluppare riguardo agli aspetti culturali che possono essere in grado di combattere e fronteggiare il razzismo. Quindi particolare attenzione dovrà essere riposta su tutti quei testi di natura storica e non che descrivano cosa sia e come funzioni il fenomeno del razzismo. Occorrerà in pratica citare nel componimento una serie di libri-chiave che possano fornire al tema stesso una sorta di "lessico" per poter comprendere meglio quali strumenti di intervento sia possibili utilizzare per tentare di debellare il fenomeno.
Le idee del Nazionalsocialismo tedesco
Sullo sfondo di un tema sul razzismo che voglia essere efficace e completo, ecco poi l'analisi che doverosamente occorre inserire e che deve riguardare il tema del razzismo durante il governo nazionalsocialista in Germania. Occorrerà dunque padroneggiare bene la storia della popolazione ebraica e dei vari gruppi etnici minoritari, come i rom o i sinti. Spazio anche ad una profonda conoscenza del fenomeno dell'Olocausto, come drammatico argomento centrale da cui ogni forma di razzismo sembra essersi sviluppata.
Il documento sulla Dichiarazione della Razza
Altro aspetto da conoscere in modo approfondito è quello relativo alla Dichiarazione sulla Razza, documento emanato dall'UNESCO nel 1950. Questo è stato infatti il primo documento della storia che ha ufficialmente negato la presunta relazione tra differenze fenopiche nelle razze umane e differenze di tipo psicologico, intellettivo e comportamentale. Tale argomento risulterà quindi molto utile per ribadire, all'interno del tema, l'inconsistenza di uno dei capisaldi delle teorie razziste.
L'etimologia della parola "razzismo"
Un'altra cosa da sapere è quella relativa all'etimologia della parola "razzismo". Tradizionalmente, la parola "razzismo" si riconduceva alla composizione della razza, dal latino "ratio" o "genaratio", con il significato specifico di classificazione o categorizzazione. Dalla definizione etimologica della parola razzismo dunque, si dovrà partire per sviluppare tutti i contenuti del tema.
Gli aspetti scientifici sul razzismo
Uno sguardo, infine, ad alcuni aspetti scientifici da conoscere bene per poter sviluppare un tema sul razzismo: ci stiamo riferendo in particolar modo alla definizione di "razzismo scientifico". Questa è una particolare espressione e forma storica di razzismo che viene organizzata in modo indotto a partire dal XIX secolo in Europa e nel continente Americano e che nasce dagli abienti universitari, culturali e sociali dell'epoca, partendo dalla biologia, per poi passare all'antropologia, alla genetica e alla medicina, fino a sfociare alla sociologia, prendendo erroneo spunto dalla Teoria sull'Evoluzione della Specie emanata da Charles Darwin e ripresa successivamente dal movimento positivista.