Introduzione
In ambito poetico, la metrica consta in un insieme di norme, canonizzate dalla tradizione, che regolano la versificazione. La definizione di "verso" ha assunto nel tempo significati di volta in volta diversi, eppure esso resta l'unità di partenza nella composizione della poesia, e la sua prima caratteristica è costituita dal metro, nello specifico dalla sua lunghezza. Non è assolutamente semplice, è necessaria tanta preparazione ed esercizio per poterla comprendere al meglio. Prima di descrivere il verso più importante della poesia francese, l'alessandrino, sarà utile stendere un breve glossario e chiarire alcune nozioni basilari. Vi basterà seguire questa guida per avere le idee più chiare.
Il glossario minimo
CESURA: dal latino c?sura, taglio. Punto di divisione del verso, che viene tagliato in emistichi (porzioni di verso delimitate da cesura). Presentano cesura in metrica francese i versi che hanno più di 8 sillabe (octosyllabe). In linea generale, la cesura è segnata da un accento sulla sillaba che immediatamente la precede. Nel v. 1 delle "Correspondances":
Commes de longs éCHOS // qui de loin se confondent
la cesura è subito dopo la sesta posizione, accentata. Normalmente è indicata con la doppia barra //.
La cesura può essere epica, lirica, enjambante. Può essere fissa o mobile, secondo il tipo di verso.
COUPE: cesura interna all'emistichio. Pausa metrica che divide l'emistichio in "misure". Costituisce il ritmo interno del verso e viene normalmente indicata con la barra singola /. Contrariamente alla cesura che in alcune forme metriche è fissa, la "coupe" si trova sempre in posizione libera, mobile nel verso. L'alessandrino di "Spleen", v. 3 può essere così scandito:
Aux pâles / habitants // du voisin / cimitière (3/3//3/3)
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L'enjambements
ENJAMBEMENTS: fenomeno in base al quale la sintassi eccede dai limiti del verso, producendo uno scarto tra la concordanza metrica e quella sintattica. Nella prima strofa di "Clair de lune" di Paul Verlaine:
Votre âme est un paysage choisi
Que vont charmant masques et bergamasques
Jouant du luth et dansant et quasi
Tristes sous leurs déguisements fantasques.
Tra i vv. 3-4 il sintagma "quasi tristes", spezzato nei due versi, produce un enjambement. Lo scopo dell'enjambements è proprio quello di enfatizzare il verso, oppure potrebbe essere anche quello di mettere nel lettore una certa dose di suspance.
L'Alessandrino
È il verso più importante della storia della poesia francese. Nella tradizione veniva indicato come "vers" senza altra specificazione. Costruito su 12 sillabe, canonicamente presenta cesura dopo la sesta posizione, dividendosi in due emistichi di 6 sillabe:
Souvent, pour s'amuser, // les hommes d'équipag (e)
(Charles Baudelaire, "L'albatros", v. 1)
Durante il Romanticismo si sviluppa un alessandrino trimetro con taglio ternario (4-4-4)
Toute la mer // semblait flotter // dans ses cheveux
(Victor Hugo, "la Légende des siècles")
Se ne incontrano casi anche nella poesia precedente:
Toujours aimer, // toujours souffrir, // toujours mourir.
(Pierre Corneille, "Suréna")
È molto probabilmente quello che ritroverete con maggior frequenza, proprio per la sua forte importanza nella storia della poesia. Con queste piccole nozioni, potete già capire a pieno come funzioni il maestoso mondo della metrica francese, in apparenza può sembrare troppo difficile, ma trovando spesso tali figure, finirete per abituarci e avrete più chiarezza.
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