Miguel de Cervantes: biografia e opere
Introduzione
Miguel de Cervantes è universalmente riconosciuto come il padre della letteratura e persino della lingua spagnola moderna: celebre in tutto il mondo per il suo romanzo anticavalleresco, fu anche poeta e drammaturgo. Vediamo brevemente di seguito alcuni cenni della sua biografia e i titoli e i contenuti delle sue opere principali.
Vita
Miguel de Cervantes nacque e visse in Spagna tutta la seconda metà del XVI secolo e parte della prima metà del XVII (Alcalà de Henares, 1547- Madrid, 1616). La vita del futuro scrittore è caratterizzata da peripezie e sofferenze, che iniziano fin dalla sua infanzia a causa dell'instabilità economica del padre; la famiglia è costretta a spostarsi in Italia, dove Cervantes vive anche come cortigiano in Abruzzo. Subisce gli stenti della guerra, partecipando alla vittoria di Lepanto sui Turchi da parte dell'Invincibile Armada; passa alcuni periodi della sua vita in prigione per diversi motivi. Si sposa e divorzia dalla moglie, senza avere figli: la sua esistenza è dunque costellata da molte sofferenze, che lo portano però ad esprimere il suo potenziale creativo negli ultimi anni della sua vita. L'attività creativa di Cervantes prende le mosse durante il suo soggiorno a Madrid alla corte di Filippo III, a partire dal 1605: qui scrive infatti il celebre "Don Chisciotte della Mancia", diviso in due parti (1605-1615), "Otto commedie e otto intermezzi" (1615), raccolta di opere teatrali, e "I travagli di Persiles e Sigismonda" (1616). Precedentemente l'autore aveva redatto un romanzo pastorale intitolato "La Galatea" (1583).
Don Chisciotte della Mancia
Ciò che ha reso celebre Cervantes è indubbiamente il suo romanzo satirico ed antieroico "Don Chisciotte della Mancia": nell'opera si legge di un anziano cavaliere che vive all'insegna dei valori cavallereschi, ma in una realtà totalmente diversa da quella di cui questi erano propri; il protagonista, accompagnato dal fedele compagno Sancho Panza, è nostalgico dei tempi andati ad un punto tale da travisare la realtà. Famoso è l'episodio dei mulini, che il cavaliere allucinato vuole affrontare, avendoli scambiati per pericolosi giganti.
Eterno romantico
Al libro sono state attribuite fin dai tempi dell'uscita interpretazioni molto contrastanti: alcuni critici hanno visto nel romanzo di Cervantes e nel suo protagonista una parodia degli ideali cavallereschi, altri hanno scorto una sottile critica alla società contemporanea all'autore, altri ancora hanno rilevato una nostalgia per i valori di un tempo e individuato in Don Chisciotte l'"eterno romantico". A prescindere dalle interpretazioni, tale romanzo è comunque entrato a pieno diritto nel novero dei classici di ogni tempo. Per quanto riguarda la produzione teatrale, è da sottolineare l'opera "Otto commedie e otto intermezzi", nella quale Cervantes tratteggia in modo didascalico dei "tipi" umani del suo tempo; tale scritto non ebbe tuttavia molto successo, anche per lo stile di scrittura non molto ricercato.
Consigli
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