Se si vuole imparare una lingua di una nazione che sta diventando il fulcro dell'economia mondiale, è bene, senza fossilizzarsi sui classici cinese e araba, imparare il russo, che oltre a essere la lingua ufficiale della Federazione Russa, lo stato retto da Vladimir Putin per intenderci, è anche parlata come idioma principale in Kazakistan, Bielorussia, Kirghizistan e Tagikistan. Piccoli stati con un'economia che potrebbe sembrare non troppo solida, ma adattissimi per i nuovi processi di delocalizzazione che le multinazionali stanno attuando in ogni angolo del pianeta.
Il russo è tra le lingue slave più parlate al mondo e l'ottava nelle classiche mondiali per locutori. Fino a qui tutto sembra essere idilliaco, ma il russo, come tutte le lingue, nasconde delle insidie, prima fra tutte quella di non utilizzare l'alfabeto latino. Al contrario da quanto succede in quasi tutta l'Unione Europea, a eccezion della Grecia, in Russia si usa l'alfabeto cirillico, comune a moltissimi stati di lingua slava, e si dovrà quindi imparare questo tipo di basamento linguistico sia a livello fonologico che morfologico, cosa tutt'altro che semplice.
Per questo motivo, lo studio di questa lingua non risulta semplice, dovendo prima di tutto imparare le tecniche di traslitterazione. Soprattutto se avete delle nozioni di latino, della tecnica della declinazione e del concordare in base alla funzione logica delle parti del discorso, sarete molto avvantaggiati. Essendo comunque una lingua indoeuropea che ha avuto una notevole influenza dal greco, la sintassi russa risulterà non troppo dissimile da quella greco-latina e di conseguenza da quella italiana. Le concordanze e i casi insomma grosso modi ci sono, essendo classificata come lingua flessiva dal punto di vista morfologico. In questa breve guida ci limiteremo comunque a focalizzarci sulla lingua russa per quanto riguarda gli aggettivi.