Letteratura: l'eroe romantico
Introduzione
Tra la fine del diciottesimo secolo e l'inizio del diciannovesimo avviene in campo artistico una vera e propria rivoluzione culturale, conseguente sotto molti aspetti alla Rivoluzione Francese ed al suo evolversi. A cavallo fra i due secoli, infatti, assistiamo al ribaltarsi del "vecchio" mondo ed all'affermarsi di nuovi valori e di una nuova visione di vita completamente incentrata sull'individuo. In campo artistico questo periodo, che arriva a coprire i primi decenni dell'Ottocento, prende il nome di Romanticismo e si manifesta come un movimento che, rompendo con tutti i precedenti schemi, rifiuta ogni forma di autorità, sostiene l'individualità, la dignità umana e la libertà di esprimere le proprie idee e sensazioni. Non per nulla coincide, dal punto di vista storico, con anni di profonde trasformazioni sociali e politiche. Nelle righe che seguono analizzeremo il movimento artistico per scoprire una figura particolare della letteratura: l'eroe romantico.
L'individuo
Nato in un periodo di profondi stravolgimenti politici - il rovesciamento di antichi Regni, la Restaurazione e ancora le Rivoluzioni della prima metà dell'Ottocento - e sociali - con l'affermazione prepotente della classe borghese - il movimento del Romanticismo pone in primo piano l'individuo, inteso come uomo alle prese con i propri dubbi, i propri tormenti, le proprie emozioni, le proprie crisi interiori che l'arte - la musica, la pittura e la letteratura in particolare - esprimono al meglio. Le qualità fondamentali dell'uomo Romantico sono una profonda spiritualità, un forte senso di confronto e comunione con la Natura, l'istinto, l'ispirazione e l'intuito. Per i Romantici l'immaginazione rappresenta il contatto fra l'immensità dell'universo e la mente del singolo individuo. Grazie alla connessione fra mente umana e mondo fisico, l'immaginazione è anche il punto cruciale del processo creativo ed è su questi valori che la produzione artistica si basa.
La natura e la storia
Per l'uomo Romantico la Natura è un'Entità importante ed imprescindibile con cui confrontarsi e rapportarsi, intesa essa come paesaggio, ma anche come forza dirompente dispensatrice di vita e di morte. L'artista ammira e vive con partecipazione le bellezze che lo circondano, osserva la natura e ne è affascinato e soggiogato insieme, interpretandola come vita e passione pura. Ogni scena quotidiana assume ulteriori significati ricchi di simbolismo, dai quali emerge il soprannaturale ed il magico. Le visioni, gli incubi e i sogni sono al centro dell'interesse Romantico. Similmente importante è il ruolo della Storia che assurge a maestra in vista dei moti che sconvolgono quegli anni, in particolare il periodo del Medioevo con i suoi Cavalieri ed i suoi Eroi serve da ispirazione agli artisti che spesso sono uomini attivi dal punto di vista politico e sociale e partecipano personalmente agli avvenimenti storici di quegli anni.
L'eroe romantico
Romanticismo diviene sinonimo di introspezione. I Romantici partendo dalla realtà, estendono il loro pensiero facendo un analisi introspettiva e asseriscono che conoscendo l'individuo, soprattutto attraverso i suoi pensieri e le sue idee, ci si avvicini alla verità. È un modo di interpretare la realtà e collocarsi in essa non tenendo conto delle leggi imposte dalla società ed è un atteggiamento che conduce all'isolamento. Ecco dunque delineato l'Eroe Romantico. Si tratta di un uomo fortemente spirituale e dall'animo introspettivo, travolto e coinvolto dagli avvenimenti che gli ruotano attorno, che soffre per la propria Patria ed il proprio Paese, che è pronto a morire per i propri ideali di Libertà e di Giustizia, che è affascinato dalla Bellezza, che ammira la Natura e ne riconosce le forze dirompenti dinnanzi alle quali riscopre sè stesso, i propri limiti, ma anche le proprie potenzialità. L'Eroe Romantico, è un eroe oscuro, spesso condannato ad un esilio volontario lontano da una società in cui non si riconosce e dalla ribellione nei confronti di tutto ciò che è precostituito. La sua estrema sensibilità lo porta ad essere affascinato da ciò che è estraneo, da ciò che è straordinario e da ciò che è nascosto e non rivelato alla massa.
L'eroe romantico nella letteratura
L'eroe che meglio rappresenta in letteratura la figura appena delineata è sicuramente Jacopo Ortis, il personaggio fortemente autobiografico creato da Ugo Foscolo, protagonista dell'omonimo romanzo. Entrambi, infatti, autore e personaggio, vivono con partecipazione gli avvenimenti politici del loro Paese e sono condannati ad un peregrinare lontano da casa alla ricerca - vana - della realizzazione dei loro ideali di libertà. Fortemente spirituali, profondamente sensibili alla natura che li circonda, protagonisti di appassionate e tragiche storie d'amore, introversi ma straordinariamente affascinanti e carismatici posseggono tutte le caratteristiche dell'eroe romantico per eccellenza. Ma in letteratura sono molteplici le figure che incarnano un po' tutti gli aspetti finora descritti, a cominciare da Werther, il personaggio di Goethe che, in Germania, dà il via al Romanticismo e preannuncia le vicende di Jacopo Ortis senza però presentare la complessità del personaggio foscoliano. La creatura di Goethe, infatti, non vive i tormenti sociali e politici che caratterizzeranno l'Ortis, ma è comunque un personaggio profondo, spirituale e protagonista anch'egli di un'appassionante storia d'amore, conclusasi anche in questo caso con un suicidio. Continuando l'esame dei testi letterari, anche i personaggi di Stendhal e del più tardo Hugo in Francia presentano molteplici aspetti dell'eroe romantico, ma non sono rari neppure i casi di poeti e scrittori che, proprio come Foscolo, incarnarono essi stessi l'ideale di Eroe Romantico conducendo un'esistenza peregrina e avventurosa, come gli inglesi Byron, Shelley e Keats.