Le principali cause della seconda guerra mondiale
Introduzione
Gli anni che intercorrono tra il 1939 e il 1945 vedono il contesto mondiale macchiarsi delle indelebili tracce del conflitto più grande nella storia dell'uomo. Nel testo che segue troverete una breve rassegna delle cinque principali cause che hanno condotto il cammino dell'umanità verso il tragico scenario. Molteplici sono state infatti le conflittualità politiche che hanno portato le nazioni europee ed extraeuropee alla seconda guerra mondiale.
Fondamentale nell'accendere gli scontri bellici fu la questione di Danzica e le mire espansionistiche di Adolf Hitler sul cosiddetto corridoio polacco, che avrebbe permesso l'unificazione della Prussia Occidentale con la Prussia Orientale. Tuttavia le questioni profonde alla base della guerra sono da ricercare anche in altri fattori geopolitici più profondi.
Il desiderio di riscatto della Germania
Uno dei fondamentali moventi del conflitto mondiale è da ricercare nel desiderio della Germania di riscattarsi dopo la sconfitta inflitta dalle forze alleate durante la Prima Guerra Mondiale, con il conseguente obbligo imposto dalla comunità internazionale, verso la nazione tedesca, di cedere l'Alsazia e la Lorena alla Francia, nonché rinunciare al prezioso bacino carbonifero della Saar.
La voglia di espansione tedesca
Un secondo movente, sempre collegato con le smanie di conquista della nazione guidata dal dittatore Adolf Hitler, è da ricercare nelle mire imperialistiche della Germania nazista che mette mano al riarmo per la conquista del cosiddetto spazio vitale, annettendo l'Austria e occupando la Cecoslovacchia.
Francia e Inghilterra sottovalutarono il pericolo, in quella fase, l'Italia restò invece a guardare, colpevole delle politiche dettate dallo stato fascista.
L'asse Roma-Berlino
La dittatura nazista non è l'unico elemento di ombra che offusca il secondo quarto del secolo scorso, in Italia un altro dittatore affianca e sostiene infatti i piani di Hitler, è Benito Mussolini, il quale stringerà prima l'asse Roma-Berlino, che confluirà poco dopo nell'alleanza italo-tedesca definita Patto d'Acciaio.
L'Italia contro il resto d'Europa
La politica estera italiana vive inoltre in quegli anni un forte contrasto con Francia e l'Inghilterra. Nel primo caso è la contesa dei territori di Nizza, Savoia e della Corsica ad alimentare i contrasti, mentre nel secondo caso è la politica coloniale del duce ad alimentare le tensioni.
Lo scacchiere si complica
L'ascesa di potere sempre maggiore da parte della Germania provoca le sempre maggiori preoccupazioni nelle altre nazioni europee, che tentano di portare la Russia a condividere una politica estera di contenimento del folle dittatore. La scelta delle potenze alleate viene però battuta sul tempo dall'accordo stretto tra Hitler e Stalin che sancisce la non aggressione tra le due nazioni.