Introduzione
Le Dolomiti sono tra le montagne più belle del mondo e la loro genesi risale a più di duecento milioni di anni fa. Tutto è iniziato a partire dal fondale di un grandioso mare molto più vasto dell'attuale Mediterraneo. Il mare sovrastava la penisola italiana e il fondale marino era costituito da diversi elementi, tra cui alghe calcaree, coralli e altri organismi tipici degli ambienti marini tropicali che, nel corso di intere ere geologiche, si sedimentarono dando origine all'attuale roccia che compone le Dolomiti. Nella seguente guida vi forniremo maggiori informazioni in merito a questa catena montuosa.
Origine
Per comprendere la grandiosa storia della genesi delle Dolomiti, occorre fare un salto indietro di circa 270 milioni di anni, quando le zolle continentali non si erano ancora separate, ma erano unite in un grande e unico continente: la Pangea. Le coste di questo super continente erano caratterizzate da una profonda insenatura, un golfo, che un famoso geologo di origine australiana, alla fine del secolo scorso, battezzò col nome di Tetide. Il contesto geologico del fondale di questo golfo fece da scenario alla nascita delle Dolomiti.
Evoluzione
Circa 280 milioni di anni fa, la Pangea appariva una zona subdesertica solcata torrenti che trasportavano detriti di vario genere e puntellata di laghi temporanei con acque poco profonde. Il clima era arido e caldo. Le numerose perturbazioni climatiche non portavano pioggia, ma solo un vento caldo e secco. Il grande caldo insieme all'assenza di precipitazioni, causarono forti evaporazioni e, conseguentemente, portarono ad altissime concentrazioni di sale nell'acqua. Così, sul fondo di questo mare si accumulavano sedimenti che, nel corso di secoli, finirono per trasformarsi in roccia. Inoltre, i movimenti della crosta terreste insieme a continue attività vulcaniche, contribuirono al grande mutamento.
Era moderna
Le rocce così sedimentate, rimasero sepolte nelle profondità marine fino a quando, le forze dei terremoti, maremoti e grandi frane sottomarine innalzarono gli antichi strati del fondale marino fino alle altezze delle attuali Dolomiti. Le rocce emerse apparivano uniformi e continue, ma, nel corso dei secoli, i cambiamenti climatici e le forze della natura agirono sulle neo formate Dolomiti, erodendo ed eliminando le zone più friabili. Le rocce più dure rimasero invece integre, ma iniziarono pian piano a modificarsi in canaloni, pareti spigolose e bellissime crode. A testimonianza del loro passato remoto, i resti di fossili di molluschi ci raccontano storie di mari e di lagune brulicanti di vita che mostrano il cambiamento del nostro pianeta.