Le conseguenze della Guerra di Corea
Introduzione
La guerra di Corea, svoltasi fra il 1950 e il 1953 rappresentò sicuramente una delle più dure fasi finali della guerra fredda fra americani e sovietici: a poca distanza dalle due grandi guerre quel nuovo conflitto, convogliando gli interessi delle più grandi potenze rischiava seriamente di portare alla creazione di nuovi rovesci politico-militari che erano a un passo dal culminare in una nuova guerra globale.
Molte furono le ripercussioni di quel conflitto. Dal numero ingente di perdite sia umane che finanziare al rafforzarsi della potenza cinese sul continente asiatico, fino alla firma di nuove alleanze di pace e geopolitiche.
Ma analizziamo nel dettaglio quali furono le conseguenze della Guerra di Corea.
Occorrente
- Quaderno per prendere appunti
- cartine politiche e geografiche
- evidenziatori colorati
L'ingente numero di vittime e i costi della guerra
Il bilancio della guerra coreana si chiuse con uno spropositato numero di vittime e prigionieri da entrambe le parti (sia fra i soldati che fra i civili), oltre che con un enorme sperpero di risorse.
Secondo le stime su milione di soldati americani che prestarono serivizio circa 54.246 di essi non fecero ritorno più ritorno per non parlare delle decine di migliaia rimasti feriti. L'esercito sudcoreano, invece, patì 415.000 morti e 429.000 feriti, la maggior parte dei quali erano partigiani o irregolari. Il numero delle vittime complessivo causate dal conflitto coreano è stimato a quasi tre milioni tra morti, feriti e dispersi, metà dei quali civili.
L'ingerenza della Cina e l'invasione del Tibet
Al termine del conflitto coreano i dirigenti cinesi senza incontrare alcuna opposizione decisero l'invasione del Tibet. Il 7 ottobre 1950, circa 45.000 soldati cinesi attaccarono la città orientale di Chamdo, travolgendo il piccolo esercito tibetano, composto da appena 7.000 tra soldati autoctoni e volontari scarsi e mal equipaggiati.
Dopo pochi giorni Chamdo fu conquistata e il Kalon (ministro) Ngapo Ngawang Jigme, venne catturato dalle truppe cinesi. Fra il 1957 e il 1958 alle incursione dei guerriglieri l?esercito cinese rispose attaccando ininterrottamente la popolazione civile, bombardando villaggi e distruggendo monasteri.
A poco a poco, le truppe comuniste riuscirono ad occupare tutti gli altri principali villaggi tibetani, mentre nel frattempo i dirigenti cinesi aumentavano le pressioni psicologiche nei confronti del Dalai Lama che vide delegittimato il suo già debole potere.
Il 5 aprile 1959, il Tibet venne ufficialmente smembrato e le sole regioni centrali di U-Tsang andarono a formare la Regione Autonoma Tibetana (creata ufficialmente nel 1965), dal momento che il Kham e l?Amdo divennero parte integrante delle province cinesi del Chingai, dello Sichuan, del Gansu e dello Yunnan.
Il riassetto geopolitico e la creazione di nuove alleanze
La guerra coreana fu la prima dopo la conclusione della seconda guerra mondiale a vedere l?intervento delle Nazioni Unite, che a partire da allora sancivano la legittimità delle proprie operazioni militari.
Gli effetti sullle alleanze dei paesi che presero parte alla Guerra fredda furono rilevanti; mentre le nazioni occidentali si decisero a potenziare (anche in senso militare) la Nato, gli Stati Uniti si riavvicinarono al Giappone, e crearono anche le alleanze SEATO e ANZUS che andavano di fatto a circoscrivere i confini del sud asiatico ai paesi filocomunisti. Per questi stati la guerra, inizialmente vista come un facile successo, si rivelò invece una disfatta clamorosa, andando a minare le alleanze russo-cinesi.
Consigli
- Consultare delle cartine geopolitiche per memorizzare le fasi del conflitto e i vari protagonisti