Le 5 facoltà con più sbocchi professionali
Introduzione
Tutti i giovani prima o poi arrivano alla fatidica scelta: se continuare o no gli studi dopo il diploma e soprattutto in che ambito. I dubbi sono molti, così come le possibilità di scelta e le variabili da considerare. Quando la passione e una facoltà prestigiosa si incontrano, la scelta è presto fatta. Ma cosa fare quando le idee non sono chiare? Alcuni giovani seguono le proprie passioni nonostante le statistiche occupazionali della facoltà prescelta non siano delle più rosee, altri cercano un compromesso tra una propria inclinazione e l'aspetto economico di un percorso di studi. Qualsiasi sia il metodo di scelta, è importante prima di tutto informarsi ed essere consapevoli. Ogni anno diversi istituti, come per esempio Almalaurea, raccolgono statistiche riguardanti il tasso di occupazione per ogni facoltà a distanza di tre o cinque anni dal conseguimento del titolo di laurea, distinguendo tra lauree triennali e lauree magistrali. Vediamo i risultati della ricerca e in particolare le 5 facoltà con più sbocchi professionali.
Medicina e chirurgia
Medicina e chirurgia si conferma ogni anno tra i primi posti in classifica con un tasso di disoccupazione a tre anni dalla laurea di solo 1,4%. Ad un anno dal conseguimento di una laurea triennale in ambito sanitario la percentuale degli occupati è di circa il 63%, di cui il 2% continua a studiare. A tre anni dalla laurea magistrale invece la quasi totalità degli ex studenti è occupata.
Ingegneria
La facoltà di ingegneria segue le professioni mediche con un tasso di disoccupazione a tre anni dalla laurea di 3,1%. A seconda dell'ambito però vi sono delle differenze occupazionali; ad esempio i laureati in ingegneria civiche che a un anno dalla laurea trovano un lavoro sono l'84%, mentre i laureati in ingegneria elettronica che nello stesso periodo possono essere considerati occupati scendono di dieci punti percentuale, attestandosi al 74%. Non trascurabile poi è la differenza di genere, in quanto il 77% degli ingegneri uomini trova lavoro, contro il 73% delle donne.
Ambito chimico-farmaceutico
A cinque anni dalla laurea magistrale in ambito chimico-farmaceutico il tasso occupazionale è di circa il 90%. Molti di questi laureati intraprendono dopo la laurea percorsi formativi come per esempio tirocini, dottorati e specializzazioni, che di fatto rimandano il loro ingresso nel mondo lavorativo di qualche anno. Le percentuali di occupazione ad un anno dalla laurea infatti sono sensibilmente più basse.
Economia e scienze statistiche
Le lauree in campo economico-statistico garantiscono le stesse possibilità occupazionali del'ambito chimico-farmaceutico con un tasso di occupazione a cinque anni dalla laurea del 90%. Delle leggere differenze si registrano però tra l'ambito economico e quello più propriamente statistico. Quest'ultimo ramo infatti ha un tasso di disoccupazione del 7,4%, mentre economia si attesta al 9%.
Ambito scientifico
Per quanto vasto e diversificato sia il campo scientifico, garantisce buoni sbocchi lavorativi, in particolare il tasso di occupazione si aggira attorno all'88%, di un punto percentuale superiore ad architettura. In particolare tassi elevati di occupazione sono registrati nelle facoltà di bioscienze e biotecnologie.