Il modo migliore per capire cos'è l'evoluzione è quello di guardarsi intorno e riflettere. Proviamo a comprendere il tutto con un esempio pratico, ovvero quello di due fratelli. Entrambi appartengono alla medesima specie (quella dell'Homo Sapiens), hanno lo stesso sesso ma non sono uguali. Dal punto di vista biologico, possiamo dire che i due fratelli presentano un fenotipo diverso tra loro. Il termine fenotipo deriva dal greco phainein ("apparire") e týpos ("impronta"). Il fenotipo è, dunque, tutto ciò che di caratteristico si può osservare in qualsiasi organismo vivente, da contrapporre al termine di genotipo. Quest'ultimo, invece, si riferisce al patrimonio genetico di un individuo, con tutte quelle informazioni contenute nel DNA. I fratelli, quindi, non presentano stessi fenotipi (hanno un aspetto differente) in quanto i loro genotipi sono diversi tra loro.
È bene chiarire che possono esistere due individui con lo stesso patrimonio genetico. È il caso dei gemelli, o di un albero che nasce grazie al trapianto di un ramo di un altro albero. In entrambi, diremo che il genotipo è lo stesso.
Proseguendo con l'esempio precedente, supponiamo che due gemelli abbiano ereditato entrambi la tendenza ad ingrassare. Se, però, uno dei due mangia in misura minore, il suo peso risulterà sempre inferiore rispetto a quello del gemello che mangia di più. Quindi, si ereditano gli stessi caratteri ma ognuno può svilupparli o meno.