La Rivoluzione Russa: la nascita dell' URSS
Introduzione
La Rivoluzione Russa fu un evento a livello sociale e politico che caratterizzò la Russia dal 1917 sino al 1922, anno della nascita URSS. Essa portò a cambiamenti radicali nello stato russo e fece sminuire la figura dello zar. Fu anche una prova di approvazione delle teorie sociali e economiche di Karl Marx. Tale rivoluzione fu innescata dal fatto che la Russia stava soffrendo di grandi perdite a livello di nazioni confinanti, ma anche a livello di morti, a causa dei tre anni passati partecipando nella guerra mondiale; l'aristocrazia non volle riconoscere tali sconfitte, il che portò il popolo alla ribellione. Le condizioni dei lavoratori e dei contadini, erano misere, ed essi si sentivano oltraggiati, tanto, da creare un loro governo autoritario. Dal 1917 al 1921 scattò, quindi, la guerra civile russa che venne vinta dall'Armata Rossa in svantaggio dell'armata Bianca.
gli inizi della rivoluzione russa e la sua cessione
Nel marzo del 1917 la rivoluzione russa degli operai e dei soldati di Pietrogrado provocò la caduta del regime zarista e la formazione di un governo provvisorio tendente al liberalismo.
In questo governo entrarono a farne parte tutti i partiti, a eccezione dei bolscevichi. Mentre, accanto al potere vero e proprio del governo, stava crescendo sempre di più il potere dei sovietici, i consigli eletti direttamente dagli operai e dai soldati sul posto di lavoro. I bolscevichi accentuarono la loro opposizione contro il semplice governo provvisorio, proprio nel momento del ritorno di Lenin in Russia, chiedendo la pace immediata nella Prima Guerra Mondiale, la socializzazione delle terre e il passaggio dei pieni poteri governativi ai soviet. La loro posizione fu ulteriormente rafforzata con il loro contributo dato alla sconfitta del tentato colpo di Stato, avvenuto il 7 novembre 1917, incontrò però l'opposizione della maggioranza delle forze politiche. A dicembre i socialisti rivoluzionari riportarono un grande successo nelle elezioni dell'Assemblea Costituente, ma questa fu sciolta dai bolscevichi.
La nascita dell'URSS
Nel 1922 nacque l'Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS). La nuova Costituzione (1924) comportava la dittatura del partito comunista, unico partito al quale fosse concessa l'esistenza. I bolscevichi si preoccuparono di trasformare la cultura e i valori tradizionali: per fare ciò andarono contro anche la stessa Chiesa ortodossa, emanarono nuove norme sulla famiglia e soprattutto si impegnarono nell'istruzione e nell'educazione dei giovani "comunisti"Stalin salì alla segreteria del partito nell'aprile 1922, mentre la morte di Lenin avvenuta nel gennaio 1924 aveva aperto una dura lotta all'interno del partito.
Lo scontro per il potere
Lo scontro era incentrato sulla divisione tra Stalin e Trotzkij, dal quale uscì il primo vincitore e il secondo invece fu esiliato e successivamente, si dice fosse stato ucciso in Messico da alcuni agenti segreti del KGB russo. Salito al potere, il primo piano messo in opera da Stalin fu l'eliminazione dell'opposizione di "sinistra", ovvero di Zinov'ev, Kamenev e altri seguaci di Trotzkij.
In questo modo nacque una nuova fase, caratterizzata dalla crescita personale di Stalin