La rivoluzione francese
Introduzione
La Rivoluzione francese, nota anche come Prima rivoluzione francese per distinguerla dalla Rivoluzione di luglio e dalla Rivoluzione francese del 1848, fu un periodo di radicale e a tratti violento sconvolgimento sociale, politico e culturale occorso in Francia tra il 1789 e il 1799, assunto dalla storiografia come lo spartiacque temporale tra l'età moderna e l'età contemporanea.Le principali e più immediate conseguenze della Rivoluzione francese furono l'abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica con l'eliminazione delle basi economiche e sociali del cosiddetto Ancien Régime («antico regime») e l'emanazione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, il fondamento delle costituzioni moderne.
Occorrente
- Libro di Storia
Gli Stati Generali
La situazione di instabilità politica regnante in Francia portò alla riunione degli Stati Generali composta da rappresentanti dei nobili, del clero e del terzo stato (borghesi, commercianti, artigiani, proletari e contadini), e alle successive elezioni nazionali nell?anno 1788. Le elezioni videro la riammissione di Necker come controllore finanziario che ? approfittando della campagna illuminista in voga e dell?eliminazione della censura ? fece richiesta di inserire negli Stati generali più rappresentanti del terzo stato che andassero ad eguagliare il numero di rappresentanti di clero e nobiltà che facendo fronte comune fino ad allora avevano sempre la maggioranza. Il 5 maggio 1789 fu stabilita una riunione degli Stati generali a Versailles. In questa assemblea vi fu una forte opposizione della monarchia, che sosteneva il primo e secondo stato, alle richieste di riforme elettorali della maggioranza (il terzo stato).
Il malessere della borghesia
La rivoluzione che scoppiò in Francia nel 1789, fu quasi del tutto la conseguenza di tensioni che si erano ragruppate nella società dell'ancien regime, e che agitavano soprattutto il terzo stato. Forte, era in particolare, il malcontento della borghesia, la quale, nonostante il suo crescente peso economico, continuava a essere esclusa dalle cariche pubbliche riservate solo all'aristocrazia. I borghesi non accettavano che la carriera di un individuo, dipendesse più dalla sua nascita, dal suo "sangue", che dalla ricchezza e dal talento. Questa situazione risultava ancora più ingiusta se si pensa che il peso delle entrate statali gravava quasi totalmente sulle spalle del terzo stato, perché nobiltà e clero erano esentati dal pagamento delle tasse.
La condanna del re
Il 10 agosto del 1792 i Sanculotti, ovvero i popolani di Parigi, assaltano il palazzo reale della Tuileries, accusando l'imperatore di tradimento. A settembre dello stesso anno scompare l'assemblea legislativa lasciando il posto alla convenzione, un'altra assemblea costituente. In tanto sul fronte di guerra la Francia perde molti componenti. Finalmente però il 20 settembre del 1792 i francesi a Valmy, sconfiggono il potente esercito russo. Pochi giorni dopo nasce la repubblica. Nel 1793 Luigi XVI viene condannato alla ghigliottina (strumento con cui si esegue la decapitazione,per i condannati a morte).
Il periodo del Terrore
Il processo a Luigi XVI segnò la fine della repubblica borghese e provocò serie conseguenze. All'estero, si formò la Prima Coalizione contro la Francia rivoluzionaria, una vasta alleanza militare formata in pratica da tutte le potenze europee. All'interno si scatenò la guerra civile con l'insurrezione della Vandea. A questi fatti se ne sommano altri come la fame, la sempre maggiore disorganizzazione economica del paese, i continui disordini, ecc.
La Francia rimase nelle mani dei rivoluzionari più esaltati. Per mantenersi al potere, i rivoluzionari cominciarono ad adottare una serie di misure eccezionali, chiamate di "salute pubblica".
Napoleone
un giovane generale che lottava per tenere libero il territorio francese dagli eserciti europei che l'attaccavano e che si trovava in Italia, vedendo minacciata la Rivoluzione, inviò a Parigi il più rude dei suoi aiutanti, il generale Augereau. Tutte le truppe disponibili strinsero d'assedio la capitale. Tutti i capi monarchici furono catturati e deportati.
La minoranza repubblicana annullò le elezioni ed instaurò il Secondo Direttorio. Termina così la parte rivoluzionaria che cederà il posto ad un nuovo regime di tipo imperiale ma voluto dal popolo.
La situazione delle donne durante la rivoluzione
Durante la rivoluzione le donne contribuivano molto all'assalto sulla Bastiglia e all'attacco alla Tuileries, erano infatti le prime a marciare verso Versailles. Allo scoppio della guerra circa 300 donne chiedono di potersi arruolare e un centinaio riesce a partire verso il fronte. Nonostante le obbiezioni dell' assemblea. Alcune di loro formano dei club femminili dove si commentano le decisioni prese dal governo. Gli uomini sono preoccupati per il tanto attivismo preferirebbero vederle lavorare a maglia e consideravano le rivoluzionarie delle pericolose agitatrici. Persino coloro che si battevano per tutti i cittadini trovavano inaccettabile che gli stessi diritti possono valere anche per le donne. La rivoluzione non da alle figure femminili nessun vantaggio, ma il problema della condizione femminile affrontato apertamente per la prima volta comincia lentamente a cambiare l'opinione pubblica al fine di portare, con il tempo, a risultati completi.
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Consigli
- Studiare gli avvenimenti e i personaggi importanti del periodo