Introduzione
Se siamo degli amanti dei moltissimi fenomeni naturali e ci piacerebbe riuscire a comprendere i meccanismi che portano alla loro formazione, potremo provare a consultare le numerosissime guide pubblicate sul web e redatte dai vari esperti in questo campo scientifico. In questo modo potremo facilmente riuscire a comprendere tutto ciò che succede intorno a noi, semplicemente eseguendo un ricerca su un qualsiasi motore di ricerca e consultando la guida relativa all'evento di nostro interesse. Nei passi successivi, in particolare, vedremo di spiegare in termini molto semplici tutto ciò che riguarda la propagazione e la riflessione della luce. La luce, quando non incontra nessun ostacolo, si propaga in linea retta e, passando da un mezzo trasparente ad un altro, i propri raggi vengono riflessi e rifratti e talvolta si scindono in differenti colori (come capita, ad esempio, quando si forma il meraviglioso arcobaleno).
Occorrente
- Leggere con attenzione la guida.
La riflessione della luce
La riflessione della luce si ha quando essa incide sulla superficie di una qualunque sostanza ed una sua parte ritorna indietro, mentre l'altra porzione penetra nel materiale. Se la superficie è scabra oppure rugosa, la luce riflessa viene diffusa in tutte le direzioni e si parla appunto di "riflessione diffusa" (un esempio è dato dalla carta su cui si scrive o legge): essa rende visibili gli oggetti non illuminati direttamente. Se la superficie è molto liscia, invece, la luce riflessa viene inviata in una direzione ben definita e questo fenomeno è chiamato "riflessione speculare".
La riflettanza
Il termine riflettanza viene utilizzato per indicare la frazione di energia luminosa che viene riflessa da un determinato materiale: i metalli possiedono solitamente elevati fattori di riflettanza ed il migliore tra essi è l?argento, mentre quelli delle superfici di vetro pulito sono molto bassi. La luce viene riflessa da una superficie piana sotto un angolo uguale a quello della luce incidente. Gli angoli d'incidenza e riflessione, generalmente, sono misurati come quelli formati dai raggi luminosi e dalla normale, ovvero una linea tracciata perpendicolarmente allo spazio nel punto d'incidenza. Pertanto, la legge della riflessione stabilisce che l?angolo di incidenza è pari a quello di riflessione.
Le superfici curve
Se la superficie è incurvata, invece, può ancora essere pensata come formata da molteplici superfici elementari piane molto piccole. Il cammino di ciascun raggio di luce che colpisce uno spazio curvo, quindi, può ancora essere determinato dalla legge della riflessione: quest'ultima sta alla base del calcolo delle caratteristiche per la formazione dell'immagine degli specchi curvi.