La legge dei tre stadi di Comte
Introduzione
Tra i più illustri ed importanti esponenti del Positivismo, sicuramente Auguste Comte occupa una posizione di notevole rilievo. Durante tale corrente filosofica, che si affermò nella seconda metà del 1800, questo grande filosofo riscontrò un notevole successo grazie al suo persare. Egli sosteneva che la filosofia ha il compito di regolare ed organizzare il sapere umano, che, nel processo per giungere alla conoscenza delle cose, attraversa tre fasi. In questa guida, è definita la cosiddetta legge dei tre stadi, del filosolo e sociologo francese.
Lo stadio teologico
Lo teologico, fu il primo ad essere individuato dal filoso francese. Basandoci sulla sua linea di pensiero, possiamo affermare che Comte credeva che l'umanità è appena nata, e sta vivendo il periodo dell'infanzia, caratterizzato dalla scoperta della natura e da fervida immaginazione. Non avendo ancora sviluppato uno spirito critico e di osservazione, però non riesce a darsi una giusta spiegazione ne tanto meno le cause dei processi e dei fenomeni, ne l'origine delle cose. Per tale ragione, ricerca le cause al di fuori, attribuendole ad un entità superiore e soprannaturale. Proprio grazie al fatto che in quest'età, l'umanità è influenzabile e sottomessa, si affermano il potere spirituale della chiesa e quello temporale dello stato. Questo periodo, si riferisce a quello del Medioevo.
Lo stadio metafisico
Il secondo stadio dell'evoluzione del sapere è quello metafisico. Il grande e famoso filosofo, definisce questo stadio come il periodo dell'adolescenza umana. Tale intervallo di tempo, va dal Rinascimento all'Illuminismo quando l'uomo inizia a pensare che, nella realtà, ci sia una ragione intrinseca che ne regola il funzionamento e che ogni cosa possegga una sua essenza, dalla quale trae origine. Si cerca quindi di valutare gli eventi e principalmente di dimostrarlo, anche se non con esperimenti scientifici. In altri termini, è una vera e propria fase di passaggio dalla fede all'astratto.
Lo stadio scientifico
Infine vi è l'ultimo stadio che viene definito quello positivo o scientifico. Storicamente, questo si colloca nel periodo della rivoluzione industriale, in cui l'uomo raggiunge una fase di grande maturità. I grandi progressi in numerosi campi come quello scientifico, economico, industriale con il conseguente sviluppo di centri industrializzati sempre più numerosi, fa crescere l'ottimismo è la fiducia nell'essere umano. Questo stadio, sotto certi aspetti è quello più importante in cui l'uomo acquisisce maggiore sicurezza in se stesso e la consapevolezza di poter risolvere i problemi affidandosi al metodo scientifico. Tutte le cose, hanno delle regole ben precise, che possono scoperte, comprese e verificate, tramite l'osservazione e l'esperienza. Da qui, vi è la nascita della sociologia, che corrisponde con il momento di massimo splendore del pensiero positivista.