La fonetica inglese
Introduzione
La fonetica è un argomento tanto delicato quanto complesso; impossibile sarebbe quindi leggere delle parole inglesi utilizzando la fonetica italiana, in quanto nonostante la materia sia la medesima, si riferisce a due diversi alfabeti. Il rischio è dunque quello di italianizzare un termine; prendendo un esempio, la parola "fashion" che in inglese si legge "fæ??n", in italiano diventa "f???on"). Se volessimo riuscire a parlare con qualcuno in inglese dovremmo pronunciare le parole nel modo corretto per poter essere compresi, rispettando le regole della fonetica di una data lingua.
In questa semplice guida capiremo (facendo un confronto con quella italiana) la fonetica dell'alfabeto inglese.
Qualche differenza tra italiano ed inglese
Per molti l'inglese è una lingua più complessa dell'italiano, in realtà sono solo due idiomi differenti che utilizzano grammatiche strutturate diversamente ed appartenenti a ceppi di diversa natura. Così come in italiano, anche la lingua italiana utilizza diversi termini sotto punti di vista differenti ma riguardanti lo stesso oggetto. Un'ulteriore differenza da porre è quella delle desinenze per ciò che concerne la coniugazione dei verbi: in inglese avremo sempre lo stesso verbo, e per indicare la terza persona cambieremo la desinenza. Facendo un esempio in italiano il presente del verbo amare sarà io amo, tu ami, egli ama, noi amiamo, voi amate, essi amano; in inglese quasi tutte le persone sono uguali: I love, you love, he loves, she loves, it loves, we love, you love, they love, inoltre l'infinito di ogni tempo si forma aggiungendo la locuzione "to", in questo caso quindi sarà "to love".
La fonetica
Fatte le dovute premesse possiamo finalmente passare all'analisi della fonetica inglese correlata a quella italiana.
Come si può vedere nell'immagine allegata, persino la pronuncia delle lettere dell'alfabeto posseggono una pronuncia diversa; a cominciare dalla "a" che in inglese si legge "EI".
I suoni dell'inglese
Nella fonetica inglese esistono i cosiddetti suoni intermedi ovvero suoni che in italiano non esistono e che possono essere collocati come una via di mezzo tra due suoni fonetici. Come abbiamo visto dall'immagine precedente, "æ" è un suono intermedio tra "A" ed "E"; la stessa quindi corrisponde ad un "E" ma con un apertura labiale pari a quella della "A".
Lo spelling e le sue insidie
Lo spelling è una minore ma importante parte della fonetica; imparare a fare lo spelling di una parola, sarà l'inizio della comprensione della fonetica inglese.
Bisogna ricordare che la "E" finale in una parola è sempre muta tranne per i monosillabi come "blé" e "be"; le doppie "E" si leggono come una italiana "I", ma andrà prolungato il suono (da vedere parole come "street", sheep"). Le doppie "O" nella maggioranza dei casi, si leggono come "U" anch'essa prolungata.
Di volta in volta la "G", la "C" e la "J" possono cambiare pronuncia, per esempio se alla "c" segue "e", "i" e "y" allora il suono è come la "s", se è seguita dalla "a", dalla "o" o dalla "u" allora il suono diventa come quello della "k" (cioè quella della "c" ma più carico). Con tanta pazienza e buona volontà, imparare a parlare inglese con una perfetta pronuncia, sarà fattibile grazie anche agli innumerevoli canali offerti da internet.