I Germani (o Barbari), erano un popolo che viveva nelle foreste del Nord-Europa. Si dividevano in numerose tribù, erano poco civilizzati e molto affascinati da Roma. Le loro azioni furono determinanti per la caduta dell'Impero. In ondate diverse distrussero l'organizzazione romana. Essi, approfittando del fatto che i comandanti dell'esercito romano, invece di difendere i confini, erano in lotta fra di loro per la successione alla carica di imperatore, premevano sui confini e molte volte riuscivano ad entrare. A partire dal III secolo d.C., i Germani occuparono le terre situate lungo i confini dell'impero e alcuni di loro entrarono a far parte dell'esercito romano. Nel 350 d.C., il popolo degli Unni, proveniente dalla Turchia, invase l'Europa e spinse i Germani a rifugiarsi entro i confini. Nel 410 d.C., i Visigoti assalirono e saccheggiarono Roma. Nello stesso periodo Attila, prese il comando degli Unni e devastò le più importanti città del Veneto. Nel 455 i Vandali, che provenivano dall'Africa, devastarono di nuovo Roma. Alla fine del V secolo, l'Impero Romano d'Occidente era ormai invaso dai Barbari.