La commedia latina: caratteristiche ed esponenti

Tramite: O2O 24/08/2017
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Introduzione

Per riuscire a comprendere la Commedia Latina è necessario essere a conoscenza delle sue origini. Questa guida si propone, successivamente ad un breve excursus retrospettivo, di esplicare caratteristiche ed esponenti della commedia latina. La commedia nasce in ambiente greco, nel VI secolo a. C. Circa, con la "Commedia Antica". Questa era utilizzata principalmente con scopo polemico e critico verso la politica e la società locale. In questo contesto ebbe una grande importanza Aristofane, uno dei suoi massimi portavoce.

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L'ambiente ellenistico

La situazione comincia a mutare tra il IV e il III secolo a. C., quando la commedia viene ripensata e modificata. Nasce così, sempre in ambiente ellenistico, la "Commedia Nuova". Non più rappresentazioni politiche, quanto piuttosto, un reale interesse per i caratteri umani e la loro psicologia. Si distinse in questa nuova commedia, Menandro, uomo ateniese di cui si hanno poche testimonianze.

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Gli interventi metateatrali

Elimina gli interventi metateatrali, in accordo con la sua esigenza di "realismo". Risponde a questo anche l'utilizzo di un linguaggio che evita il torpiloquio, per fare affidamento, invece, alla "medietas", un linguaggio sobrio e familiare. Si nota nelle commedie terenziane un interesse per la vita sociale e culturale e il frequente ricorso alla "contaminatio", pratica con la quale si era soliti utilizzare più modelli. Tra le opere più conosciute si annoverano l'Eunuchus, l'Andria, Phormio e l'Hécyra. Tra le novità plautine si evidenziano anche l'utilizzo del metateatro, attraverso il quale l'autore rivela al pubblico i retroscena della commedia, e l'utilizzo di un linguaggio variabile e a forte impatto musicale. Sono diverse le metafore e le figure retoriche in generale, tra le quali neologismi, nomi parlanti, grecismi. Plauto costituisce uno dei maggiori esponenti e sovvertitori della commedia latina, grazie anche alla rappresentazione di valori capovolti e innovativi. Tra le maggiori commedie non si può non citare l'Aulularia, la Casina, l'Asinaria, l'Epidicus, il Miles Gloriosus e i Captivi.

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Il genere

Nel frattempo, il genere comincia a svilupparsi anche in ambito latino, nella seconda metà del III secolo a. C. Evidente è il legame che si insinua tra la commedia latina e quella ellenistica; sono numerose le analogie tra i due. Infatti, la commedia latina non solo si ispira a quella ellenistica ma ne recupera anche i contenuti, le ambientazioni e i nomi. Tale espediente risponde ad un preciso fine: l'utilizzo di collocazioni e nomi greci permettono la rappresentazione di contenuti che altrimenti non sarebbero mai stati rappresentati, per il loro contenuto licenzioso e amorale.

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