La battaglia di Filippi
Introduzione
Se nel tuo liceo tra le varie materie hai anche il latino, sicuramente avrai sentito parlare della battaglia di Filippi in quanto è un bravo su cui spesso i professori chiedono di fare le versioni. La battaglia di Filippi è parte della guerra civile romana avuta tra il 44 e il 31 a. C. Ed inizia quando le forze del secondo triumvirato con Marco Antonio, Cesare Ottaviano e Marco Emilio Lepido, si oppongono alle forze repubblicane di Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino (gli assassini di Gaio Giulio Cesare). Il campo di questa lotta è la città di Filippi, nella Macedonia, ed inizia nell'ottobre del 1942, articolandosi in due battaglie in cui si scontrarono circa 40 legioni con un totale di circa 160 mila uomini. Andiamo ora a vedere come si articolano le due battaglie e chi riesce ad uscirne vincitore.
Prima battaglia
La prima battaglia si scatena il 3 Ottobre: Bruto ha la meglio subentrando e distruggendo gli accampamenti di Ottaviano; nello stesso tempo Antonio vince su Cassio che compie un gesto estremo: non sapendo che il suo alleato Bruto avesse vinto e stravolto dalla sconfitta appena subita, decide di togliersi la vita.
Seconda battaglia
La seconda battaglia di Filippi comincia dopo 20 giorni dalla prima, il 23 Ottobre e vede le due legioni accanirsi violentemente le une contro le altre: sangue, feriti e morti sono i protagonisti indiscussi. La meglio la ebbe, però, Marco Antonio che riuscì a guidare i suoi con estrema forza riuscendo a vincere sull'esercito di Bruto che, seguendo l'esempio dell'amico, si suicidò.
Dopo la battaglia
Plutarco, che racconta la battaglia di Filippi in maniera dettagliata, scrive che Marco Antonio coprì il corpo senza vita di Bruto con un mantello color porpora in segno di stima e rispetto. Questo inaspettato gesto è dovuto al fatto che nonostante la rivalità in guerra, Marco Antonio e Bruto erano stati amici e Bruto fece di tutto per salvargli la vita quando ci fu la congiura di Giulio Cesare. I superstiti degli eserciti di Bruto e Cassio non furono soppressi ma inseriti negli eserciti del triumvirato; Antonio si stabilì a Filippi fondando una colonia insieme ai soldati che rimasero con lui; Ottaviano dovette tornare a Roma per cercare e trovare terre per i veterani di guerra come ricompensa per il loro servizio alla patria, poiché vi era una grave crisi economica e mancava il denaro. In altre parole i tre triumviri erano i padroni della repubblica: Lepido, il meno autorevole e rispettato, fu un po' emarginato e riuscì ad ottenere solo la carica di pontefice massimo; Marco Antonio ottenne l'Oriente (in cui incontrò l'amata Cleopatra) e Ottaviano ottene l'Occidente.