Il passato dell'Innominato è trattato nel romanzo in modo abbastanza esaustivo, tanto da far comprendere che tipo di figura incarna. È senza dubbio un uomo malvagio, capace di incutere rispetto. L'Innominato vive nel suo castello, nei pressi di Lecco, ed è stato bandito dallo stato per via dei suoi numerosi crimini. Vive dei profitti derivanti dai traffici illeciti che svolge, incoraggiati e sostenuti da diversi potenti, che si affidano a lui per vari favori. Tra loro c'è proprio don Rodrigo, che gli chiede di rapire Lucia per lui.
Fin dalla sua prima apparizione, l'Innominato viene descritto come una figura misteriosa, dal carattere forte e volitivo anche da adolescente, deciso a primeggiare su chiunque, prepotente, violento, indomabile, ambizioso, sanguinario, capace di manipolare la giustizia. Le frasi usate per descriverlo hanno un qualcosa di fantastico e ne trasmettono tutta la forza. Ad esempio, viene paragonato ad un'aquila, poiché essa è al di sopra di chiunque, guarda tutti dall'alto e non può essere sovrastata da nessuno.