Il colonialismo comincia nel XVI secolo (quindi prima dell'imperialismo) ed essenzialmente si trattava dell'espansione di una nazione su alcuni territori, sempre per motivi economici.
Anche in questo caso si trattava di occupare dei territori, ai confini nazionali, e di imporvi le proprie "regole" economiche e politiche, ma in maniera differente all'imperialismo.
Si creano due tipi di colonialismo: quello di popolamento e quello di sfruttamento.
Il primo consisteva nel conquistare una nazione e farlo abitare da un nuovo popolo, il secondo invece consisteva nel conquistare una nazione e ridurre alla schiavitù gli abitanti.
La differenza sostanziale tra l'imperialismo e il colonialismo è che il colonialismo prevede l'occupazione di un territorio e il pieno dominio (economico, culturale, politico) di una nazione a discapito di un'altra, quindi un imposizione di una nazione ad un'altra nazione con conseguenza pesanti.
Ogni nazione conquistata perdeva il proprio potere economico, culturale e politico, e il tutto veniva sostituito dal potere economico, politico e culturale della nazione occupante. Nasceva così il razzismo e la schiavitù.
L'imperialismo invece non va ad occupare la nazione che conquista, seppur la nazione conquistata rimanga fortemente legata a livello economico e commerciale alla nazione che l'ha conquistata, ma lasciava delle libertà alle nazioni sotto il proprio dominio.