RAGION PURA. Superando di fatto la corrente razionalista e la corrente empiristica, Kant giunge alla creazione di giudizi sintetici a priori: giudizi, consistono nell'aggiungere un predicato a un soggetto, sintetici, il predicato dice qualcosa di più rispetto a esso, e sintetici, non possono derivare dall'esperienza. Questi principi immutabili che fungono da pilastri della filosofia kantiana rappresentano la spina dorsale della scienza. Punto di svolta alla filosofia dell?epoca fu dato con la sua Rivoluzione Copernicana Kantiana, chiamata così per le analogie rappresentate con la teoria di Copernico. Come Copernico metteva la Terra al centro dell?Universo, Kant supponeva che la natura si modellava sulle strutture mentali e non viceversa. Ideando una nuova teoria della conoscenza intesa come sintesi di materia e forma, poneva la materia come molteplicità caotica delle impressioni sensibili e la forma come l?insieme delle modalità fisse attraverso cui la mente umana ordina tali impressioni. La critica alla ragion pura per essere meglio compresa va divisa in due rami: dottrina del metodo, in cui viene chiarito l?uso degli elementi, ovvero il metodo della conoscenza, e la dottrina degli elementi che a sua volta è divisa in estetica trascendentale, che studia la sensibilità (matematica), e logica trascendentale, diviso ancora una volta in analitica, che studia l?intelletto (fisica), e dialettica, che studia la ragione (metafisica). Questo trascendentale sopracitato in Kant esprime una condizione gnoseologica che rende possibile la conoscenza della realtà fenomenica. L?ESTETICA TRASCENDENTALE studia la sensibilità che può essere recettiva o attiva; questa lavora mediante i concetti di spazio, forma del senso esterno, fondamento di tutte le intuizioni esterne, e tempo, forma del senso interno, fondamento dei nostri stati interni e del loro disporsi l?uno dopo l?altro secondo un ordine di successione. Analizzando la scienza matematica paragonata all?estetica, troviamo che la geometria dimostra le proprietà delle figure secondo l?intuizione pura di spazio, e l?aritmetica, determina le proprietà delle serie numeriche secondo l?intuizione pure di tempo e di successione senza la quale lo stesso concetto di numero non sarebbe mai sorto. Quindi queste possono venire applicate agli oggetti dell?esperienza fenomenica in quanto sono riconosciute nello spazio e nel tempo come la realtà fenomenica stessa. L?ANALITCA TRASCENDENTALE, che studia l?intelletto, agisce secondo le categorie dell? Io penso, che sono concetti basilari della mente che rappresentano le supreme funzioni unificatrici dell?intelletto. Poiché tutti i pensieri presuppongono l?Io penso e poiché l?Io penso pensa tramite le categorie, ne segue che tutti gli oggetti pensati presuppongono le categorie. La natura fenomenica obbedisce necessariamente alle forme a priori del nostro intelletto. In questa parte della ragion pura entra in ballo il concetto di noumeno, la cosa in sé; questo viene definito come concetto limite che serve ad arginare le nostre pretese conoscitive.