Iter di approvazione di una legge
Introduzione
I principi fondamentali dell'iter di approvazione di una legge sono regolati dalla Costituzione. Una legge ordinaria per poter essere approvata deve superare tre fasi principali. Esse sono la fase dell'iniziativa (cioè la proposta della legge fatta da parte di un soggetto che ne ha diritto). La fase della decisione (cioè quella dell'approvazione da parte del Parlamento). Infine, quella integrativa dell'efficacia (cioè la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica e la successiva entrata in vigore dell'atto normativo). Leggendo questo tutorial si possono avere alcune informazioni su quale è l'iter di approvazione di una legge..
Proposta
Il procedimento legislativo è il percorso che stabilisce il Parlamento (camera dei deputati e dei senatori) per far nascere una nuova legge. La fase della proposta è caratterizzata dalla preparazione del testo legislativo. Secondo la Costituzione Italiana possono avanzare le proposte di legge tutti i Parlamentari. Il Parlamento non è però l'unico organo avente diritto alla presentazione di un disegno di legge. Oltre ad ogni singolo parlamentare hanno potere legislativo: il Governo, il Popolo, tutti i Consigli Regionali ed il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro. Quando la proposta è popolare, cioè è presentata dai cittadini, occorre che sia sostenuta dalla raccolta di 50.000 firme.
Approvazione
La proposta di legge deve essere ricevuta dalla Camera per essere esaminata, discussa ed eventualmente modificata. Successivamente viene messa ai voti per l'approvazione. La Commissione competente è nominata in base alla materia della legge. È importante sapere che ogni Parlamentare può proporre delle modifiche al testo. A questo punto il progetto di legge viene posto in discussione ad una delle Camere del Parlamento (deputati). I componenti della camera devono votare prima ogni singolo articolo dell'atto normativo e poi la legge. Nel caso che il testo di legge viene votato positivamente dalla maggioranza della prima Camera passa in discussione alla seconda Camera, cioè il Senato. Quest'ultimo come previsto dalla Costituzione Italiana ha il potere esecutivo. Se si sono verificati dei cambiamenti al testo di legge esso deve ritornare alla Camera dei deputati per l'approvazione delle modifiche. Per completare l'iter il testo di legge deve superare l'ultimo ostacolo, cioè essere approvato dalla Presidente della Repubblica.
Promulgazione
La terza fase dell'iter legislativo spetta esclusivamente al Presidente della Repubblica. Egli deve con un suo intervento decidere sulla sua promulgazione. Questo atto consiste nel controllo sul rispetto della Costituzione. Cioè se il Presidente della Repubblica ritiene che la nuova legge rispetta la Costituzione allora la promulga, ossia la firma. In caso contrario la rinvia al Parlamento, rifiutando la promulgazione. A questo punto il Parlamento può decidere di accogliere i suggerimenti del capo dello Stato oppure di confermare la legge come era prima. Nel momento in cui la legge viene riproposta il Presidente della Repubblica quest'ultimo è obbligato alla promulgazione dell'atto normativo in questione.
Pubblicazione
Dopo la promulgazione la legge viene pubblicata entro trenta giorni e diffusa attraverso la gazzetta ufficiale. Quest'ultima è il giornale che riporta le nuove leggi. La legge entra in vigore dopo quindici giorni dalla pubblicazione (vacatio legis). Tutto ciò serve per far conoscere la nuova legge ai cittadini. Infatti, vige il principio per cui la legge non ammette ignoranza. Da tutto ciò che è stato scritto si evince che il procedimento legislativo è abbastanza complesso e che occorrono tempi medio-lunghi per avere una legge. Per tale motivo la Costituzione ha previsto che, in caso di urgenza e di necessità, il Governo può esercitare il potere legislativo sostituendosi al Parlamento. In questo caso si hanno decreti legge; essi però devono essere convertiti in legge dal Parlamento.