Sappiamo bene che nessun genitore vuol sentirsi dire che suo figlio va male a scuola. Se l'insegnante crede sia così, è opportuno che utilizzi le parole giuste per esprimere tale concetto ai genitori dello studente. Il docente deve mettere i pessimi risultati dell'alunno sul piano dello scarso impegno e della poca costanza nello studio. Mai toccare l'intelligenza e le capacità dell'allievo, a meno che non si vogliano comunicare dei sospetti di disturbi specifici di apprendimento. Se è presente anche lo studente all'incontro, ci si potrà rivolgere direttamente a lui, spiegandogli tutte le problematiche e trovando, insieme ai genitori, una soluzione. Per fare questo, non c'è nulla di meglio che portare con sé alla riunione compiti in classe e registri di classe con le annotazioni, positive e negative, contenute. Il materiale suddetto non dovrà essere presentato con lo scopo di ferire la dignità dell'alunno, bensì con quello di convincere i suoi genitori che c'è bisogno di un intervento che vada semplicemente a spronare le sue capacità.