Insegnanti: come prepararsi per una riunione scolastica
Introduzione
Gli insegnanti organizzano periodicamente le cosiddette "riunioni scuola-famiglia" per poter informare i genitori dell'andamento scolastico dei loro figli. È importante inoltre che i genitori affrontino le riunioni evitando di fare sfoggio di inutili e controproducenti atti di superbia, volti alla difesa "ad ogni costo" dei propri figli. Ma come devono prepararsi gli insegnati per una riunione scolastica? Vediamo insieme degli utili consigli per maestri e professori che vogliono tenere incontri costruttivi e pacifici con le famiglie dei loro studenti.
Occorrente
- Compiti in classe e registri di classe
- Calma, pazienza e umiltà
Gli incontri scolastici
Soprattutto quando si tratta di alunni giovani, di scuole primarie e secondarie di primo grado, la presenza dei genitori agli incontri scolastici diventa essenziale: essi sono tenuti ad ascoltare ciò che il corpo docente ha da dire ed accettare la mano che ogni singolo insegnante offre loro. Per prima cosa, è opportuno organizzare il materiale. Se i genitori sono stati convocati perché la classe presenta carenze e difficoltà in qualche disciplina, è opportuno che l'insegnante coinvolto dimostri ai genitori il motivo della propria preoccupazione.
L'organizzazione
L'umiltà di ammettere di aver bisogno di aiuto da parte delle famiglie non basterà, da sola, a convincerle a prendere provvedimenti per i propri figli. Perché l'insegnante risulti credibile, professionale e guidato da buona volontà e da nessuna intenzione diffamatoria nei confronti di un qualche allievo, sarà necessario salvaguardare la privacy di ciascun incontro. Organizzate la riunione in modo tale da poter parlare con una famiglia alla volta, senza che terzi possano ascoltare, interferire o fare inadeguati paragoni. I genitori, avendo l'agio di non fare "brutta figura" con altri genitori, saranno più propensi a prendere sul serio le richieste del docente.
I docenti
Sappiamo bene che nessun genitore vuol sentirsi dire che suo figlio va male a scuola. Se l'insegnante crede sia così, è opportuno che utilizzi le parole giuste per esprimere tale concetto ai genitori dello studente. Il docente deve mettere i pessimi risultati dell'alunno sul piano dello scarso impegno e della poca costanza nello studio. Mai toccare l'intelligenza e le capacità dell'allievo, a meno che non si vogliano comunicare dei sospetti di disturbi specifici di apprendimento. Se è presente anche lo studente all'incontro, ci si potrà rivolgere direttamente a lui, spiegandogli tutte le problematiche e trovando, insieme ai genitori, una soluzione. Per fare questo, non c'è nulla di meglio che portare con sé alla riunione compiti in classe e registri di classe con le annotazioni, positive e negative, contenute. Il materiale suddetto non dovrà essere presentato con lo scopo di ferire la dignità dell'alunno, bensì con quello di convincere i suoi genitori che c'è bisogno di un intervento che vada semplicemente a spronare le sue capacità.
Consigli
- Se non ricordate tutti i vostri alunni, chiedete ai genitori di portare i figli con loro alle riunioni