Corrispettivo italiano del Naturalimso, il Verismo nasce intorno al 1870 e si sviluppa a Milano, ma i capiscuola sono scrittori siciliani: Verga, De Roberto (siciliano d'adozione) e Capuana, il teorizzatore della "poesia del vero". A Napoli operano Matilde Serao e Salvatore Di Giacomo, sarda è Grazia Deledda, calabrese Nicola Misasi. Si deve precisare che, da una parte, i naturalisti rappresentano perlopiù la vita del proletariato urbano e generalmente hanno fiducia nel progresso, dall'altra, i veristi si concentrano sulle condizioni del sottoproletariato (pescatori e contadini) e sono più pessimisti dei francesi nella misura in cui non ritengono possibile un miglioramento delle condizioni di vita dei ceti più poveri. In particolare, Verga regredisce al livello dei suoi personaggi adottando anche le semplici strutture sintattiche del dialetto siciliano.