Considerato uno dei più illustri rappresentanti della corrente illuminista italiana, Pietro Verri nacque a Milano nel 1728. Frequentò l'Accademia dei Trasformati, dove ebbe la possibilità di conoscere Parini. Negli anni Sessanta del '700 fondò, insieme ad altri membri, tra cui il fratello Alessandro, la rivista "Il Caffè", per il quale scrisse oltre la metà degli articoli, nei quali dedicò anima e corpo ai temi del piacere e del dolore. Secondo il suo pensiero, l'animo degli uomini è talmente connesso con il desiderio di provare piacere che è nello stesso tempo terrorizzato dal pensiero del dolore. Temi che, successivamente, sarebbero stati ripresi anche da altri illustri filosofi e scrittori, tra i quali Arthur Schopenhauer e Giacomo Leopardi. Funse da modello ispiratore per molti illuministi dell'epoca, tra cui il giovane Cesare Beccaria, che, seguendo il suo pensiero, elaborò la sua opera "Dei delitti e delle pene". Morì nella sua città natale nel 1797, ma il suo pensiero rimase intatto nella mente dei suoi successori.