I personaggi principali dell'Eneide
Introduzione
Enea è il protagonista dell'Eneide, da cui prende il nome il poema. Nell'Eneide sono narrate le vicende italiche che attribuivano agli esuli troiani la fondazione di alcune città nella penisola italiana, ma soprattutto si riferisce alla tradizione secondo cui il figlio di Enea fosse il fondatore della gens Iulia.I libri non furono composti nell'ordine nel quale si presentano, ma in ordine sparso e furono successivamente riorganizzati. Sono 12 libri, i primi 6 sono libri di viaggio e ricalcano lo schema dell'Odissea, mentre gli altri 6 sono libri di guerra e riprendono l'Iliade.
L'Eneide è molto diversa dal punto di vista formale: non c'è più lo stile formulare che aveva caratterizzato i poemi omerici (ripetizione di frasi e uso di epiteti), inoltre nei poemi omerici prevaleva l'oggettività; Virgilio invece è un narratore che sente profondamente i drammi di Enea, coinvolgendosi in prima persona con le vicende del protagonista. Vediamo ora i personaggi principali dell'Eneide.
Enea e Ascanio
All'interno dell'Eneide, Enea viaggia alla ricerca di una nuova patria dopo la caduta di Troia.
In seguito all'attacco dei Greci, Enea scappa con il padre Anchise e il figlio Ascanio, portando con sé i Penati (divinità protettrici del focolare). L'Italia è la meta che il Fato ha scelto per lui, per la precisione il Lazio.
Caratteristica principale di Enea è la pietas, si tratta di un sentimento che è un misto di devozione e rispetto verso gli dei e la famiglia, ma anche verso gli altri uomini; è il senso del dovere. Enea infatti sacrifica sé stesso e soffoca la sua sofferenza per un bene collettivo, egli simboleggia il dolore degli esuli costretti a emigrare verso un luogo sconosciuto, che porterà però alla costruzione di un destino migliore. Si trovano in Enea tutti i principali valori che stanno alla base della società romana antica.
Sarà poi il figlio di Enea, Ascanio (figlio di Enea e Creusa) con il cognome Iulio, il capostipite della gens Iulia. Dopo 30 anni dalla fondazione di Albalonga, gli sarebbe succeduto il fratellastro Silvio (figlio di Lavinia ed Enea).
Lavinia e Latino
Quando Enea sbarca nel Lazio, capisce che quella è la terra a lui destinata. A governarla è il re Latino, padre di Lavinia, promessa sposa a Turno (re dei Rutuli). Tuttavia Enea chiede di sposare Lavinia e il re Latino non sa quale sia la scelta migliore; Lavinia non ha voce in capitolo sulla questione (perché questo è il suo dovere secondo la tradizione) e deve lasciare che la decisione sia presa da altri per lei. Latino il padre Fauno per chiedere consiglio, il quale gli dice che Lavinia è destinata a sposare uno straniero (Enea). Latino decide quindi di dare Lavinia in sposa ad Enea, il quale combatterà contro Turno per la mano della donna.
Turno
Turno, re dei Rutuli, antagonista di Enea, è originariamente il promesso sposo di Lavinia, combatterà per le nozze di Lavinia e la reggenza sull'Italia. Quando Latino cede Lavinia a Enea, scoppia la guerra tra troiani e latini, in questa guerra sono coinvolte anche altre popolazioni che andranno in aiuto di Enea, tra cui gli Etruschi. La guerra si conclude con un duello tra Enea e Turno, il quale morirà in questo duello. Con la morte di Turno termina sostanzialmente l'Eneide.
Didone
Regina di Cartagine, Didone si innamora di Enea, profugo nella città, per intervento di Venere. Ella si unisce ad Enea in una grotta durante una caccia interrotta dalla tempesta, in seguito (quando è abbandonata dall'uomo amato) si uccide sul rogo imprecando contro Enea.
Per quanto Didone sappia di non essere destinata ad Enea, è piegata dalla profonda passione,.
Divinità e personaggi mitologici dell'Eneide
Le divinità che prendono principalmente parte all'Eneide sono: Venere, Giunone, Giove e Minerva.
I personaggi mitologici incontrati da Enea negli Inferi, sono: Caronte, traghettatore infernale del fiume Acheronte; Cerbero, mostruoso cane a tre teste e guardiano del mondo dei morti; Minosse, mitico re di Creta, il quale è giudice dei morti all'interno dell'Inferno.