Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto 1888, Milano 1970) è stato poeta, scrittore e traduttore. Maestro e massimo esponente dell'Ermetismo, ha dato infinito valore alla bellezza estetica e concettuale della parola. Poche, anzi pochissime, parole per definire un concetto vago e solitamente radicato nelle emozioni umane.
Il suo stile è stato caratterizzato dal dolore, prima il dolore visto e vissuto durante la Grande Guerra, poi quello per la perdita del figlio in Brasile. Solo pochi momenti di spensieratezza gli sono stati concessi, di qui probabilmente l'immensa capacità di comunicare le emozioni e le sensazioni della natura umana con un'efficacia esclusiva di Ungaretti.
Tra le opere poetiche è doveroso ricordare testi come: Il porto sepolto, Le guerre, Allegria di naufragi, L'allegria, Sentimento nel tempo, Poesie disperse, Taccuino del vecchio e Vita d'un uomo.