I maggiori esponenti neorealistici
Introduzione
A partire dagli anni trenta del '900 in Italia inizia a fiorire un nuovo fenomeno culturale: il Neorealismo. Il Neorealismo è un movimento artistico e letterario che investe tutte le arti e coinvolge anche in modo particolare il cinema. La tendenza principale di questo movimento culturale è quella di essere molto vicina alla vita e di mettere in evidenza le piaghe della società di quel tempo. L'interesse è maggiormente rivolto verso il contenuto delle opere e non verso lo stile, infatti chi aderisce a questo fenomeno ha un forte senso di impegno civile e sociale. I temi portanti del Neorealismo sono la guerra, gli scioperi, la Resistenza, ecc; esperienze che segnarono profondamente e tragicamente la vita del popolo italiano. Vediamo ora, molto brevemente, quali sono i maggiori esponenti neorealistici.
Alberto Moravia
Alberto Moravia è uno scrittore italiano di narrativa, teatro e saggistica che nasce a Roma il 28 Novembre 1907. In modo minore, è conosciuto anche come giornalista, drammaturgo e critico cinematografico. A causa di una tubercolosi ossea che lo colpisce all'età di 9 anni e che lo costringe a stare a letto per ben cinque anni, Alberto durante la sua giovinezza non compie un percorso di studi regolare; ma proprio per questo ha molto tempo da dedicare alla lettura e allo studio del tedesco e del francese. Inizia ad emergere nel 1929, quando pubblica il romando "Gli indifferenti". L'anno successivo inizia a collaborare con La Stampa e in seguito con la rivista Oggi e con la Gazzetta del popolo. Nonostante Moravia fosse ateo, nel 1941 sposa in chiesa Elsa Morante, dalla quale si separa nel 1962. Dopo Elsa, conosce altre due donne e viaggia spesso visitando vari paesi. Si candida più volte al premio Nobel, senza riuscire mai a vincerlo. Muore a Roma nel 1990.
Vittorio De Sica
De Sica nasce a Sora il 7 Luglio 1901, insieme a Zavattini e Visconti, è uno dei capisaldi del neorealismo cinematografico. Il regista De Sica, esordisce nel 1946 con Sciuscià, a cui faranno seguito Ladri di biciclette, Miracolo a Milano e Umberto D. Tutti film che rivolgono l'attenzione verso i problemi sociali di quel tempo e che vengono girati per lo più in periferia o in campagna. I protagonisti sono quasi sempre attori non protagonisti e un ruolo fondamentale è assegnato ai bambini, che mostrano quello che dovrebbero fare gli adulti. Oltre ad essere regista è anche attore di teatro e documentarista; durante la sua carriera ottiene diversi riconoscimenti, tra i quali nel 1958 il premio Oscar come miglior attore non protagonista, diversi David di Donatello e nastri d'argento. Muore nel 1974 in Francia.
Renato Gattuso
Aldo Renato Gattuso nasce in Sicilia, esattamente a Bagheria, il 26 Dicembre 1911. È un politico italiano, ma viene principalmente conosciuto come uno di maggiori protagonisti della pittura neorealistica italiana. Nelle sue opere si coglie il disprezzo che l'artista prova nei confronti dell'ingiustizia sociale e degli abusi di potere, infatti le sue opere sono un grido di dolore e celano la speranza di un mutamento radicale per le classi sociali più debole e oppresse. Il pittore attraverso uno stile espressionista, che riprende quello di Pablo Picasso, rappresenta scene di vita rurale. Tra le sue opere più importanti vanno ricordate: Contadini al lavoro, Uomo che mangia gli spaghetti, La vucciria, Pausa dal lavoro, La stalla. La sua vita termina a Roma il 18 Gennaio 1987.