Uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo, forse quello più conosciuto, è Immanuel Kant, nato a Königsberg il 22 Aprile del 1724. Filosofo e matematico, Kant viene ricordato principalmente per opere come "La critica della ragion pura", "La critica della ragion pratica" e "La critica del giudizio". Il suo contributo per l'evoluzione dell'Illuminismo si basa su una forte difesa della libertà di pensiero. Inoltre, egli si fa sostenitore degli ideali della Rivoluzione Francese. Il suo pensiero si incentra sul diritto dell'uomo di portare avanti il proprio pensiero. La libertà individuale inizia dunque nel momento in cui ci si libera da uno stato di "minorità". Negli scritti critici di Kant si può individuare un'attenta analisi sul sapere, che all'epoca si basava principalmente sulla scienza e sulla metafisica. Quest'ultima soprattutto si poteva elevare al grado di una vera e propria disciplina epistemologica. Quanto alla scienza, Kant sostiene fortemente le verità universali e i giudizi a priori. Pertanto ogni giudizio critico di natura scientifica trova spiegazione attraverso i cosiddetti giudizi sintetici a priori.