Herbert Spencer: i concetti base del suo pensiero
Introduzione
Nel 1820 nasceva nel Regno Unito Herbert Spencer, destinato a diventare uno dei più importanti filosofi sostenitori dell'evoluzionismo, corrente filosofica a cui aderì già nel 1851. La prima attività di Herbert fu quella di giornalista, diventando anche vice-direttore del prestigioso Economist nel 1848. Presto, però, abbandona la carriera giornalistica per divenire autore di opere filosofico-scientifiche che lo resero famoso in tutto il mondo.
I concetti base del suo pensiero sono l'evoluzione ed il progresso, considerate leggi universali del cosmo. La realtà assoluta è, inoltre, inconoscibile. Vediamo allora un focus su Herbert Spencer: i concetti base del suo pensiero.
L'evoluzionismo di Herbert Spencer
L'evoluzionismo fu un concetto introdotto da Darwin. Le teorie dei due filosofi, infatti, si incrociano, ma non si sovrappongono. A differenza di Darwin, Spencer sostiene che oltre all'esistenza di una evoluzione puramente organica, esiste anche un'evoluzione inorganica (come il sistema solare) e super-organica (l'operato dell'uomo, la cultura, le istituzioni, la civiltà). Per il filosofo britannico, inoltre, esiste un unico processo in grado di coinvolgere i tre livelli sopracitati di evoluzione: quello biologico. Le leggi della biologia, infatti, sono capaci di spiegare le dinamiche della fisica, della cultura, della politica e dell'umanità. A ciò consegue che la soluzione per comprendere l'intera realtà, è quella di applicarvi le Leggi dell'evoluzionismo. Questo concetto viene definito "evoluzionismo biologico".
Scienza e religione in Spencer
Altro tratto distintivo del pensiero di Spencer è la compatibilità tra scienza e religione. La realtà assoluta, pur fondata su leggi scientifiche, è "inconoscibile". In parole povere la scienza è in grado di spiegare il come e il perché si verifica un determinato evento, ma non ne potrà mai capire l'essenza profonda.
L'impotenza della scienza implica l'esistenza della religione. Le due discipline, però, non devono mai sconfinare l'una nell'altra. È proprio la religione, per Spencer, ad indicare i limiti della conoscenza umana e a cercare di dare un senso ed una risposta alle domande della realtà scientifica.
La superscienza di Herbert Spencer
Ma se la scienza può spiegare la realtà attraverso leggi evoluzionistiche, e la religione è il campo del mistero, in cosa consiste allora la filosofia spenceriana? La risposta è nel concetto di scienza massima o "super-scienza", contenitore delle leggi generali che valgono per l'intera realtà e per tutte le regole di comportamento dell'esistenza.
Materia, forza e movimento per Spencer
Il filosofo Britannico si sofferma poi su tre concetti base. Il primo è l'indistruttibilità della materia. Il secondo è la continuità del movimento. Il terzo è la persistenza della forza. L'inconoscibile, invece, porta a domandarsi perché, chi, quando e come ha originato tutto ciò, ovvero la materia, il movimento e la forza.
Lo studioso risponde ai principi sostenendo l'esistenza di un processo dall'incoerente al coerente, dall'omogeneo all'eterogeneo, dall'uniforme al multiforme. Concentrazione, lenta differenziazione e determinazione finale. Questi passaggi spiegano ad esempio la formazione del sistema solare.
Spencer e la politica
La teoria dell'evoluzionismo di Spencer costituì la base scientifica per spiegare il suo pensiero politico che prevedeva il passaggio dalla società militare a quella industriale. Secondo Spencer la società primitiva non era caratterizzata da quella coesione che serviva ma doveva transitare in un sistema sociale dove il potere era strutturato secondo un sistema prettamente gerarchico. Ciò accade nella moderna società industriale dove una cooperazione tra gli individui consolida la coesione dandole maggiore stabilità. Per fare ciò, l'iniziativa deve appartenere solo al singolo individuo perché lo Stato deve soltanto occuparsi dell'ordine pubblico. Per questo motivo si ritiene che Spencer faccia capo al liberalismo politico e che sia contrario alle teorie socialistiche e comunistiche, anche se di fatto Spencer era maggiormente sostenitore di politiche di produzione basate più sulla cooperazione piuttosto che sul lavoro fondato dal salario.
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Consigli
- Per capire meglio Spencer, date un'occhiata anche al pensiero darwiniano