Introduzione
Nella costruzione di un periodo, fondamentale importanza rivestono le proposizioni subordinate. In questa guida ci occuperemo in particolare di analizzare la funzione delle proposizioni temporali nella grammatica italiana, cercando di fornire un aiuto a tutti quegli studenti che abbiano riscontrato delle difficoltà proprio nello studio di questi argomenti. Approfondiamo, di seguito, l'argomento.
Tipologie di rapporti
Partiamo col dire che le proposizioni temporali indicano una relazione di tempo e hanno la stessa funzione del complemento di tempo nella frase semplice. I rapporti temporali che possono instaurarsi tra la reggente e la subordinata temporale sono tre: contemporaneità, posteriorità e anteriorità. Quando vi è un rapporto di contemporaneità, l'azione espressa dalla reggente e quella espressa dalla subordinata accadono nello stesso tempo. Nel caso di un rapporto di posteriorità l'azione espressa dalla reggente accade dopo quella espressa dalla subordinata. Quando invece sussiste un rapporto di anteriorità, l'azione espressa dalla reggente accade prima di quella espressa dalla subordinata.
Rapporto di posteriorità
Quando il rapporto espresso è di posteriorità, le temporali esplicite sono introdotte da: dopo che e dalle congiunzioni: quando, come, (non) appena, le quali indicano una rapida successione di avvenimenti. Generalmente il verbo è all'indicativo e l'eventuale uso del congiuntivo, conferisce alla frase valore di possibilità. Le implicite vengono invece costruite con il participio passato e possono avere soggetto diverso da quello della proposizione reggente, purché espresso. Questa costruzione viene definita "participio assoluto", cioè sciolto, autonomo. Ecco un esempio: "Finita la partita, la gente iniziò a lasciare lo stadio."Un esempio di esplicita temporale espressa in un rapporto di posteriorità è la seguente frase: "Dopo aver mangiato, i ragazzi iniziarono a svolgere i compiti".
Rapporto di anteriorità
Infine, occupandoci del rapporto di anteriorità, le temporali esplicite sono espresse da: "prima che" in aggiunta al congiuntivo; qui di seguito una frase chiarificatrice del concetto: "Chiudi la porta, prima che il cane entri dentro." Per le temporali implicite invece si ricorre all'utilizzo dell'infinito retto da: "prima di "; ad esempio: "Prima di mangiare, lavati le mani!". Ecco dunque spiegate le funzioni e le particolarità delle proposizioni temporali, non vi resta che memorizzare questi semplici meccanismi e padroneggiare l'utilizzo di questa struttura sintattica!