Grammatica: i gradi dell'aggettivo
Introduzione
L'aggettivo qualificativo è una parte variabile del discorso. Nella grammatica italiana esistono diversi tipi di aggettivi: l'aggettivo qualificativo di grado positivo, l'aggettivo di grado comparativo e l'aggettivo di grado superlativo. Ogni aggettivo si concorda nel numero e nel genere con il nome al quale si riferisce. Ma vediamo insieme quali sono le caratteristiche e come individuare i diversi tipi di aggettivi.
Occorrente
- Una conoscenza base della grammatica italiana
Aggettivo qualificativo di grado positivo
La forma più semplice dell'aggettivo qualificativo è quello di grado comparativo. In questo caso si tratta semplicemente di una parola che qualifica il nome, mettendo in risalto una sua qualità o caratteristica. In questo caso non viene fatto nessun tipo di confronto tra nomi, ma si riferisce ad un solo nome e risponde alla domanda: com'è? Esempio: la macchina rossa (rossa è l'aggettivo di grado positivo), oppure, un cavallo imbizzarrito (imbizzarrito è l'aggettivo). Come potete notare, per trovare l'aggettivo di grado positivo basta trovare la parola aggiunge una caratteristica a quel nome.
Aggettivo qualificativo di grado comparativo
Il grado comparativo dell'aggettivo indica un confronto tra due termini di paragone. Può essere di uguaglianza, di superiorità o di inferiorità. Si parla di comparativo di uguaglianza quando entrambi i termini di paragone possiedono la stessa qualità espressa dall'aggettivo. Si forma con le particelle "come, uguale a, quanto". Ad esempio "la mela a destra è grande come la mela a sinistra. Il comparativo di maggioranza si ha quando la qualità espressa dall'aggettivo è posseduta in grado maggiore dal primo termine di paragone. Si forma utilizzando le particelle "più di, più che". Un esempio semplice è rappresentato dalla frase "la mela è più buona della pera". Il comparativo di minoranza infine, si usa quando la qualità espressa dall'aggettivo è posseduta dal primo termine di paragone in grado minore. Si forma con le particelle "meno di, meno che". Per formare un esempio possiamo utilizzare la frase "la mela è meno grande del cocomero".
Aggettivo qualificativo di grado superlativo
L'ultimo dei gradi dell'aggettivo è il superlativo. Questo esprime il grado massimo di una qualità di un nome. Si distingue in due varianti. Il superlativo assoluto esprime il massimo grado dell'aggettivo. Esso si forma aggiungendo al tema dell'aggettivo il suffisso "issimo". Ad esempio, avremo la frase "la mela è buonissima". In alternativa possiamo anche utilizzare l'espressione "assai", per dire "la mela è assai buona". Infine il superlativo relativo, di maggioranza o di minoranza, esprime il caso in cui il massimo grado è espresso con un paragone. Per concludere, l'esempio più facile è "la mela è la più/meno buona tra i frutti".
Consigli
- Per capire meglio l'uso degli aggettivi, si consiglia di allenarsi facendo gli esercizi sui diversi gradi