In epoca medievale un filosofo ebreo di Alessandria convertitosi al Cristianesimo scrisse in lingua greca, verso la fine del II secolo d. C., un trattato di storia naturale che costituisce una fonte importante per l'iconografia degli animali: il "Physiologus". Quest'opera fu tradotta più volte in latino ed una volta diffusasi in Occidente, le maestranze di artisti e scalpellini ne fecero un punto di riferimento per la loro arte, dando anche vita ad altre opere scientifiche, scritte da importanti uomini di chiesa, artisti e letterati. Nel medioevo artistico si nota infatti l'impronta simbolica attribuita agli animali nell'arte cristiana, ed anzi lo spirito, l'emblema e l'allegoria di ogni animale vengono in epoca medievale incrementati per esorcizzare il male ed enfatizzare il bene. L'impronta allegorica attribuita alla loro raffigurazione in quest'epoca è evidente, la scelta di quelli da rappresentare e la loro interpretazione risente fortemente sia dell'influenza della religione cristiana sia dell'utilizzo di sacre scritture. L'arte è comunicazione in tutti i suoi aspetti, dall'affresco alla scultura, dai codici miniati all'arte musicale.