Socrate riteneva che la comunicazione scritta poteva ingannare e illudere; egli riteneva più utile il dialogo e si concentro su di esso: non a caso venne definito come padre della filosofia morale.
Molti dei dettagli che conosciamo sulla sua filosofia e sulla vita dello stesso, ci vengono forniti da un altro celebre filosofo: Aristotele il quale, però, dà una sua personale interpretazione del pensiero socratico. Aristotele descrive la teoria di Socrate come il tentativo di ricerca del concetto, ossia della definizione delle cose utilizzando l'induzione, che lui considera l'essenza del criterio scientifico. Molto probabilmente Socrate frequentò gli amici di Pericle e apprezzò le teorie dei filosofi naturalisti, in particolare Anassimandro.